CATANZARO «Per Cosenza e l’area urbana circostante è auspicabile un “Patto di Cooperazione Istituzionale”». Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, rispondendo alle domande di alcuni giornalisti a margine di una manifestazione pubblica. «Mai come ora – ha aggiunto Oliverio – le chiusure municipalistiche sarebbero limitative o addirittura ostative a un processo di sviluppo. Da parte nostra, come amministrazione regionale siamo pronti a far partire e a rendere attuativa una efficace programmazione di significativi investimenti. Non solo grandi opere pubbliche, in primis nuovo ospedale e metrotranvia, ma una pluralità di finanziamenti settoriali. L’idea di una programmazione integrata non può essere solo enunciata ma va praticata e realizzata. Gli indirizzi e le linee guida della programmazione regionale sono chiari: gli interventi di modernizzazione infrastrutturale, di riqualificazione dei servizi primari, di valorizzazione delle risorse territoriali non possono essere disgiunti, separati e senza una visione organica dello sviluppo dell’intera area urbana. Sanità, trasporti, rifiuti, ciclo idrico integrato, governo del territorio sono il banco di prova per una nuova, moderna e più avanzata riorganizzazione urbana».
Secondo il presidente Oliverio, «nella fase odierna i Comuni saranno chiamati, insieme alla Regione, ad operare scelte che delineano il futuro dei prossimi decenni. Non si può sbagliare. Né si possono anteporre interessi politici di piccolo cabotaggio al destino di un’area urbana che costituisce un sistema territoriale strategico per dare impulso alla crescita dell’intera Calabria. Non bisogna perdere altro tempo. Apprezzabile, in questo senso, è l’iniziativa avviata in questi giorni dai Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero. Ora, bisogna andare oltre per poter dare compimento all’ambizione della città unica. L’obiettivo della città unica non è materia di esclusiva competenza dei governi locali. Va sollecitata l’apertura di una vera e propria “fase costituente” attraverso cui rendere protagoniste, per un confronto fecondo e di autentica collaborazione pur nella distinzione delle funzioni, le maggioranze consiliari di governo e le opposizioni all’interno di ogni istituzione». «È questo – ha concluso il presidente della giunta regionale – il modo giusto e necessario per aprire il cantiere della città unica».
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