CATANZARO L’assessore regionale allo Sviluppo economico e promozione delle attività produttive Carmen Barbalace ha concluso stamani, nella Cittadella regionale, i lavori della XVI sessione programmatica del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti che si è svolto per la prima volta in Calabria. Una due giorni intensa – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – a cui hanno preso parte tutte le principali associazioni nazionali dei consumatori, ma anche qualificati esperti e docenti di materie socio-economiche e rappresentanti delle istituzioni. Alla fine dei lavori sul tema dell’economia collaborativa, l’Assessore Barbalace ha sottolineato l’importanza di fare rete anche nel mondo produttivo. «In Calabria – ha detto – abbiamo raggiunto un livello di imprese in rete pari al 13,45 % del totale che operano sul territorio. Una media che rappresenta esattamente il doppio di quella nazionale: il 7,22 %. E nella nuova programmazione sui fondi comunitari 2014/2020 ci siamo impegnati a sostenere questa rete d’imprese con due bandi specifici: uno riguardante l’internazionalizzazione e la competitività, un altro sull’innovazione tecnologica. Due bandi mirati che fanno parte di un pacchetto ancora più ampio nello scenario programmatico. Crediamo che attraverso questa nuova visione della condivisione, anche per le aziende calabresi, si moltiplichino le opportunità economiche e si possa innalzare il livello dei progetti, incidendo concretamente sullo sviluppo del territorio».
Sulla nuova economia collaborativa, l’assessore Barbalace si è detta convinta che «la politica deve saper cogliere questa sfida cercando di assecondare e non imbrigliare, con norme e regolamenti eccessivamente complessi, un fenomeno in grande sviluppo, trasformando i rischi in vantaggi ma garantendo diritto di accesso, trasparenza e affidabilità nei confronti degli utenti». Più in generale, a conclusione della sessione programmatica, le associazioni hanno riconosciuto il valore imprenscindibile della “sharing economy”, definita anche come la quarta rivoluzione industriale. Un fenomeno in continua espansione con una crescita dieci volte maggiore rispetto ai modelli tradizionali economici. Ma sono state anche invocate più regole sulla trasparenza, di contrasto alla concorrenza sleale e soprattutto sulla fiscalità. Le associazioni dei consumatori – è stato detto infine – devono avere un ruolo chiave in questa fase, appropriandosi dell’economia collaborativa e sfruttando il rallentamento delle economie tradizionali in nuove opportunità.
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