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Il prefetto di Reggio: «A Rosarno una nuova tendopoli»

REGGIO CALABRIA «A Rosarno sarà realizzata una nuova tendopoli in sostituzione di quella attuale, che sarà rimossa». Lo ha detto il prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, incontrando i giorn…

Pubblicato il: 24/11/2016 – 12:10
Il prefetto di Reggio: «A Rosarno una nuova tendopoli»

REGGIO CALABRIA «A Rosarno sarà realizzata una nuova tendopoli in sostituzione di quella attuale, che sarà rimossa». Lo ha detto il prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, incontrando i giornalisti per illustrare i risultati di un servizio di controllo interforze effettuato all’interno della tendopoli che ospita centinaia di migranti in precarie condizioni igieniche ed ambientali. «La nuova tendopoli – ha aggiunto il Prefetto – accoglierà chi ha diritto all’accoglienza, usando i criteri specifici fissati dalla legge. L’attuale tendopoli, così come si è consolidata negli anni, deve essere rimossa. È questa è la vera scommessa perché vi risiedono centinaia di persone che vanno attentamente controllate. Stiamo attivando con i nuclei interforze e l’Ispettorato del lavoro controlli sul campo e sopralluoghi anche per contestare eventuali rilievi a carico dei datori di lavoro degli immigrati».
«Qui con me oggi – ha proseguito il prefetto di Reggio – ci sono il questore, Raffaele Grassi, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, col. Alessandro Barbera, il comandante della Polizia provinciale, col. Domenico Crupi, il nuovo comandante della compagnia di carabinieri di Gioia Tauro, ten. Gabriele Lombardo, e il direttore dell’Ispettorato del Lavoro, Giuseppe Patania, per rendere chiaro che l’impegno dello Stato si articola in più fronti seppure in stretto collegamento». «Le connessioni con la criminalità organizzata sul territorio – ha detto, da parte sua, il questore Grassi – preoccupano e non solo per gli effetti nefasti del lavoro nero e del caporalato. È noto a tutti che in quell’area agiscono potenti cosche della ‘ndrangheta di altissimo profilo criminale che potrebbero trovare terreno fertile per i loro scopi utilizzando persone in gravissime condizioni di indigenza e di bisogno». Nel corso dei servizi interforze che sono stati effettuati, secondo quanto riferisce la Prefettura, sono state identificate 686 persone, controllate 208 strutture abitative ed effettuate 59 perquisizioni all’interno di tende e baracche e 159 perquisizioni con unità cinofile. Quattro le perquisizioni personali e nove le vetture ispezionate. Nella stessa circostanza, 10 persone di provenienza extracomunitaria sono state accompagnate negli uffici del commissariato di Gioia Tauro. Otto sono risultate regolari, mentre per le altre 2 sono in corso verifiche.

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