SAN GIOVANNI IN FIORE «Quali urgenti iniziative di competenza intendano assumere per garantire la sicurezza dei carabinieri impegnati nella caserma di San Giovanni in Fiore e dei minori che frequentano le riferite scuole destinate all’istruzione dell’obbligo». Al presidente del Consiglio e ai ministri dell’Istruzione e della Difesa l’hanno chiesto con un’interrogazione i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela, in merito alla vicenda delle scuole elementari e della stazione di San Giovanni in Fiore dei carabinieri, le cui caldaie per il riscaldamento sono risultate fuori norma e non sicure, come ha raccontato il Corriere della Calabria. «Non si può mai tergiversare sulla pelle dei bambini – affermano in una nota i due parlamentari – e non è ammissibile, in qualunque modo, mettere a repentaglio la sicurezza degli uomini dell’Arma». «Per fortuna questa storia – proseguono i parlamentari – è divenuta di dominio pubblico e dunque è possibile intervenire evitando rischi e drammi. Nel frattempo ci rivolgiamo alla Prefettura di Cosenza perché, nell’ambito delle proprie competenze, vigili in proposito con la consueta attenzione. Chiediamo alla magistratura, inoltre, di accertare fatti ed eventuali responsabilità e al Garante regionale per l’infanzia, Antonio Marziale, di attivarsi perché i minori che frequentano quelle scuole abbiamo la massima tutela». «Ci auguriamo – concludono Nesci e Parentela – che la gestione comunale di questo caso muova dalla necessità primaria, che è quella di salvaguardare la sicurezza dei minori e di consentire ai carabinieri di svolgere in tutta tranquillità il loro fondamentale compito».
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