RENDE «L’arma ritrovata dalla Guardia di Finanza, nei giorni scorsi, nei pressi del campus dell’Unical è la dimostrazione che i servizi di sorveglianza sono stati intensificati e che stanno dando i loro frutti».
È quanto afferma il rettore dell’Unical Gino Crisci, congratulandosi con i finanzieri per l’ottimo lavoro svolto in tema di prevenzione e lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti. «Il ritrovamento e il sequestro della pistola – commenta il rettore – non può essere interpretato come motivo di allarmismo, ma al contrario, deve essere visto come risultato di un sistema di controllo che funziona e che è ancora più serrato negli ultimi mesi, per garantire la sicurezza dei nostri studenti e del nostro personale».
Il rettore Crisci sta infatti riorganizzando «con grande attenzione la gestione della sicurezza, affinché non solo gli studenti, ma anche tutto il personale che frequenta quotidianamente il campus, possano studiare, vivere e lavorare in una cittadella quanto più sicura possibile. In questi giorni si sta procedendo a una ricognizione sull’intero impianto di videosorveglianza, per garantire una maggiore efficienza del sistema».
Ma non solo. Nei prossimi giorni, il rettore dell’università incontrerà il nuovo comandante della stazione dei Carabinieri di Rende, Sebastiano Maieli, per concordare i termini di una futura collaborazione che assicuri maggiori controlli, da parte dei militari dell’Arma, all’interno del campus di Arcavacata. Un ulteriore passo in avanti per la prevenzione e la lotta alla microcriminalità e per un campus sempre più sicuro.
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