Chiusura dell'ospedale di Praia, esposto contro Scura

PRAIA A MARE Sarà la Procura di Catanzaro a stabilire eventuali responsabilità penali conseguenti alla chiusura dell’ospedale di Praia a Mare. A chiedere l’intervento della magistratura catanzarese tre consiglieri comunali del centro tirrenico cosentino che hanno inviato al procuratore capo Nicola Gratteri un esposto nei confronti del commissario ad acta per il Rientro dal debito sanitario, Massimo Scura.
«Nonostante la sentenza favorevole del Consiglio di Stato – scrivono i consiglieri comunali firmatari dell’esposto Raffaele Papa (Idm), Francesco Marsiglia (S.I.) e Antonio Mandarano (Movimento l’Alternativa) -, ottenuta in seguito al ricorso presentato, nel febbraio 2012, da parte delle amministrazioni di Praia e Tortora, il Commissario ad Acta, si è guardato bene dall’attuarla, anzi ha approvato ulteriori provvedimenti che porteranno alla definitiva chiusura del Punto di Primo Intervento, con l’affidamento del servizio al 118. In tale riassetto organizzativo della Regione Calabria, l’ultimo DCA n.113/2016 “organizzazione della rete territoriale”, conferma il definitivo smantellamento del nostro presidio ospedaliero, dove non si potranno curare nemmeno i casi di medio-bassa complessità».
Secondo gli esponenti politici praiesi, nei provvedimenti del Commissario ad Acta, ci sarebbe «un palese abuso di potere che avrebbe assegnato le funzioni principali dell’assistenza sanitaria, di esclusiva competenza delle strutture pubbliche (d.m. n. 70/2015), alla sanità privata, anche con la colpevole indifferenza di vari rappresentanti politici ed istituzionali».
«L’esposto alla Procura – spiegano i tre consiglieri comunali – è finalizzato ad accertare e valutare se nei fatti, atti e comportamenti di soggetti ben identificabili, che con il loro comportamento commissivo e/o omissivo abbiano penalizzato la nostra struttura ospedaliera e conseguentemente i cittadini del comprensorio, favorendo le strutture sanitarie private accreditate e se dal loro modo di agire siano rinvenibili fattispecie penalmente rilevanti, procedendo, in caso affermativo, nei confronti dei soggetti responsabili. Anche considerato che a causa di tali provvedimenti è venuta meno la rete di emergenza-urgenza e quindi la possibilità da parte dei cittadini tutti di essere soccorsi ed assistiti in tempi tali da preservare la vita».