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Inaugurato e mai aperto, il (nuovo) caso dell'ambulatorio dei Riuniti di Reggio

REGGIO CALABRIA A Reggio continuano le inaugurazioni di reparti che poi rimangono chiusi, sbarrati. L’ultimo e più roboante caso era stato quello della Cardiochirurgia degli ospedali Riuniti, con i…

Pubblicato il: 25/11/2016 – 11:40
Inaugurato e mai aperto, il (nuovo) caso dell'ambulatorio dei Riuniti di Reggio

REGGIO CALABRIA A Reggio continuano le inaugurazioni di reparti che poi rimangono chiusi, sbarrati. L’ultimo e più roboante caso era stato quello della Cardiochirurgia degli ospedali Riuniti, con il taglio del nastro da parte del ministro della Salute Lorenzin e del governatore Oliverio che, pur non determinando l’effettiva apertura di un centro pronto ormai dal lontano 2011, aveva comunque portato paglia elettorale al Pd e ai suoi alleati in vista del referendum del 4 dicembre.
Nell’Azienda ospedaliera dello Stretto le inaugurazioni farlocche sono diventate quasi una costante. Anche il primo ambulatorio odontoiatrico d’Italia dedicato ai pazienti emofilici e coagulopatici (ospitato nei locali del presidio “Morelli”), ha avuto la stessa sorte. Inaugurato con tutti gli onori l’8 giugno scorso, non è mai entrato in funzione.
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(La porta chiusa dell’ambulatorio)

L’INAUGURAZIONE Eppure quel giorno sembrava che i vertici dell’Ao reggina facessero sul serio. C’erano quasi tutti, tra cui il direttore generale Frank Benedetto, il dirigente medico e il responsabile del Centro emofilia, Gianluca Sottilotta e Vincenzo Oriana, e, infine, l’odontoiatra a cui era stata affidata la gestione della nuova struttura, Alessandra Albanese (sorella del direttore sanitario dell’Azienda, Italia Rosa Albanese).
Il progetto, del resto, era lungimirante e prevedeva, oltre alla costituzione dell’ambulatorio da affiancare al Centro emofilia dell’ospedale, anche un protocollo d’impiego promosso dalla Clinica odontostomatologica del Policlinico Umberto I di Roma, diretta dal professor Francesco Riva (anche lui presente all'”inaugurazione”) e specializzata nella pratica odontoiatrica chirurgica e protesica applicata a pazienti che hanno bisogno di una preparazione antiemorragica subito prima di qualsiasi operazione.
L’ambulatorio, tra le altre cose, era stato allestito dall’Associazione emofilici di Reggio Calabria grazie alla collaborazione della Biowiiix di Napoli, che aveva donato tutte le attrezzature necessarie.
Tutto pronto, quindi? Sembrava proprio di sì. Solo che, a distanza di quasi 6 mesi, quell’ambulatorio è ancora chiuso, inaugurato per modo di dire.

Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it

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