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Oliverio: «Io alla guida della sanità? Non è un baratto»

Presidente Mario Oliverio, dica la verità: Renzi le ha concesso di assumere la guida della sanità calabrese in cambio di un Sì più convinto al referendum sulla riforma costituzionale del 4 dicembre…

Pubblicato il: 25/11/2016 – 15:41
Oliverio: «Io alla guida della sanità? Non è un baratto»

Presidente Mario Oliverio, dica la verità: Renzi le ha concesso di assumere la guida della sanità calabrese in cambio di un Sì più convinto al referendum sulla riforma costituzionale del 4 dicembre…
«Ma non scherziamo. Io sul referendum mi sono espresso sin dallo scorso mese di giugno. Dopo l’ultimo voto alla riforma in Parlamento ho annunciato pubblicamente il mio Sì senza se e senza ma. Se qualcuno ha dubbi vada a rivedere le mie dichiarazioni pubbliche di quel tempo».
Sarà un caso ma l’emendamento pro De Luca-Oliverio è arrivato proprio la settimana prima del voto. 
«Anche qui si sostengono cose non vere. La richiesta di affidare la sanità ai governatori è arrivata al Parlamento dalla Conferenza delle Regioni che a sua volta ha recepito una proposta formulata da me e dal presidente campano».
Intanto le opposizioni issano barricate, denunciano la norma ad personam e “ad Oliverium”
«La commissione Bilancio della Camera ha soltanto approvato una norma che ripristina la sovranità della Regione in un settore chiave. Altre logiche io francamente non ne vedo».
La norma che le consente di essere nominato commissario per la sanità è inserita nella legge di Stabilità che dovrà essere approvata anche dal Senato. A Palazzo Madama arriverà dopo il 4 dicembre, a urne chiuse e, soprattutto a risultati acquisiti. Non teme imboscate?
«Mi pare sia emersa una volontà politica ben precisa. La Camera oggi ha votato la fiducia al maxiemendamento contenente la legge di Bilancio. Sono fiducioso del fatto che il provvedimento approvato non subirà intoppi».
Quando conta di insediarsi come commissario?
«Spero che l’iter parlamentare sia il più rapido possibile. Ragionevolmente ritengo che per l’inizio del 2017 si possa iniziare a lavorare in maniera concreta».
Quali saranno i primi provvedimenti che adotterà?
«Innanzitutto chiederò una rimodulazione del Piano di rientro. Dio solo sa quanto la Calabria abbia bisogno di recuperare i molti ritardi accumulati nel corso di questi anni e segnati anche dalla gestione commissariale. Poi chiederò al Mef un progetto di riqualificazione e razionalizzazione della spesa. L’obiettivo è quello di creare le condizioni per arrivare a eliminare gli sprechi e le storture che ci sono nel settore».
Quale sarà il rapporto che pensa di instaurare con gli operatori della sanità privata?
«Partiamo dal fatto che la priorità è quella di risanare il sistema pubblico e che la sanità privata va intesa come integrazione del primo. Con gli imprenditori del settore avvierò un confronto, spero proficuo, ma in un quadro di regole e di rispetto delle legalità».
Al suo fianco avrà, con ogni probabilità, un sub-commissario che sarà nominato dal governo. Non è che si inizia un’altra stagione di conflitti e contrasti?
«Non so bene come funziona questo meccanismo perché l’emendamento approvato non regola esplicitamente quest’aspetto. Per il resto, nessun problema. Si lavora per la Calabria e nell’interesse dei calabresi».  

Antonio Ricchio
a.ricchio@corrierecal.it

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