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Cardiochirurgia, Cannizzaro: «Basta con gli slogan»

REGGIO CALABRIA «Con gli slogan non si salvano le vite. Aprite immediatamente Cardiochirurgia. Sono passate solo alcune settimane da quando il ministro per la Salute Beatrice Lorenzin è venuta a Re…

Pubblicato il: 26/11/2016 – 15:07
Cardiochirurgia, Cannizzaro: «Basta con gli slogan»

REGGIO CALABRIA «Con gli slogan non si salvano le vite. Aprite immediatamente Cardiochirurgia. Sono passate solo alcune settimane da quando il ministro per la Salute Beatrice Lorenzin è venuta a Reggio Calabria per inaugurare il Centro Cuore all’interno del grande ospedale metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” e oggi quello che, purtroppo, registriamo è il decesso di un giovane 37enne morto durante il trasferimento in elisoccorso dagli ospedali Riuniti di Reggio al Sant’Anna di Catanzaro». È quanto afferma in una nota il consigliere regionale di Forza Italia Francesco Cannizzaro. Che aggiunge: «Una storia davvero brutta e dolorosa che mette in evidenza due facce di una stessa medaglia: da un lato il tempestivo intervento dei medici del reparto di Cardiologia del nosocomio che hanno diagnosticato la dissezione aortica del giovane ragazzo, dall’altro la chiusura inspiegabile di quel reparto, la Cardiochirurgia, inaugurato in pompa magna ma ad oggi chiuso, non operativo e all’interno del quale, se fosse stato aperto,i medici avrebbero potuto salvare il ragazzo. I viaggi della speranza da Reggio a Catanzaro non sono finiti ed è notizia certa che dallo scorso 7 Novembre, giorno in cui il ministro Lorenzin insieme al presidente Oliverio e company hanno annunciato l’attesa apertura del reparto, alcuni pazienti sono stati portati d’urgenza al Sant’Anna. E’ stato l’ennesimo inganno, l’ennesima presa in giro fatta ai calabresi di una classe politica che non ha per nulla pensato ai malati, a chi quotidianamente lotta tra la vita e la morte, ma ha approfittato della circostanza per pubblicizzare la Riforma costituzionale che distrugge il diritto alla salute».
«Il mio pensiero va in primis – conclude Cannizzaro – ai familiari del giovane ragazzo ai quali questa politica dovrebbe chiedere perdono per non essere riuscita a salvare il proprio figlio, perdono perché non lo hanno protetto, perdono perché non gli hanno garantito il buon servizio sanitario che ogni Stato deve assicurare. La sanità calabrese paga gli errori di uomini e donne che favoriscono clientele e speculano politicamente sulla pelle dei malati. La Cardiochirurgia di Reggio Calabria non può stare più chiusa. La nostra gente va curata bene e chi non ha a cuore la salute dei calabresi deve andare  immediatamente a casa». 

SCULCO: VICENDA CHE LASCIA BASITI «Non si recupera la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella politica, se non si taglia la distanza fra il dire e il fare. Apprendere della morte a Reggio di un giovane di 37 anni per dissezione aortica mentre veniva trasferito d’urgenza al Sant’Anna di Catanzaro, quando il Centro cuore di Reggio, inaugurato circa un mese fa, rimane inattivo, lascia basiti». Lo afferma la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco. «Ed esige – prosegue – un chiarimento pubblico, rigoroso e tempestivo, che sono certa non mancherà. Le ragioni della non entrata in attività della Cardiochirurgia a Reggio vanno spiegate fin nei minimi particolari. E se ci sono responsabilità è urgente che siano rese note. La Calabria non può permettersi di continuare a perdere appeal e credibilità sul piano nazionale ed europeo per vicende scandalose che semplicemente non dovrebbero mai verificarsi. Né la politica può permettersi, specie in questa fase di acuto disagio sociale, che le proprie scelte, da quelle di routine a quelle innovative e coraggiose, siano compromesse da chi ha l’onere di tradurle in atti e fatti concreti».

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