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Cosenza, Occhiuto va alla guerra sulla città unica

COSENZA «Non appena i sindaci di Cosenza, Rende e Castrolibero arrivano finalmente a un accordo, dopo decenni di discussioni sterili e false, per avviare concretamente l’iter di realizzazione …

Pubblicato il: 26/11/2016 – 14:40
Cosenza, Occhiuto va alla guerra sulla città unica

COSENZA «Non appena i sindaci di Cosenza, Rende e Castrolibero arrivano finalmente a un accordo, dopo decenni di discussioni sterili e false, per avviare concretamente l’iter di realizzazione della cosiddetta “città unica”, che tanto è attesa dai cittadini, ecco che cominciano a palesarsi i primi ostacoli». Lo dichiara Mario Occhiuto apprendendo sulla stampa di una proposta di legge che starebbero preparando al riguardo i tre consiglieri regionali Orlandino Greco, Carlo Guccione e Franco Sergio. «L’iniziativa fa paura – precisa Occhiuto – perché questa volta sembra che possa realmente concretizzarsi la fusione tra le città, e allora cosa succede? Succede che tre consiglieri regionali si incontrano e, dopo aver fatto la solita (ipocrita) premessa a favore, si dicono nella sostanza contrari a “fusioni a freddo”. Allorché, giusto per imbrogliare la questione e rinviarla alle calende greche, propongono addirittura un progetto di legge che prevede una consultazione popolare preliminare alle deliberazioni dei consigli comunali e regionale, esautorando di fatto le prerogative dei Consigli stessi che sono già legittimati proprio dal voto popolare. È previsto dalla norma già un referendum tra i cittadini dei centri urbani interessati da tenersi successivamente alle deliberazioni dei consigli comunali, mentre i tre suddetti esponenti politici che fanno? Ne propongono addirittura un altro in via preliminare?»
Due referendum sullo stesso argomento? «Perché? – chiede il sindaco di Cosenza -. Certamente per allungare i tempi in modo da disinnescare il progetto esplosivo portato avanti dai sindaci e rendere vani gli sforzi compiuti finora spostando l’iniziativa a quando alla guida dei Comuni ci saranno altri amministratori (almeno fra quelli di Rende o Cosenza, Comuni senza i quali non è possibile la fusione) controllati da forze politiche clientelari che di fatto sono contrarie alla città unica. Le forze politiche tradizionali saranno sempre contrarie nei fatti e favorevoli a parole (non possono dire altrimenti), perché con la fusione dei Comuni si riducono ovviamente gli spazi politici di coloro che sono legati ai territori in modo clientelare e diretto e la possibilità di essere eletti nelle varie consultazioni elettorali (nazionali e regionali). E infatti, i primi ad uscire contro l’iniziativa sono stati Orlandino Greco, che ritiene di controllare il territorio di Castrolibero (così come Sandro Principe a Rende), e Guccione che è l’espressione della peggiore politica dominante in Calabria fatta di ipocrisie, ignoranza, affarismo e falso moralismo. Franco Sergio secondo me è in buona fede, ed è stato convinto dai due colleghi».
«I residenti – sottolinea Mario Occhiuto – hanno invece tutto da guadagnare perché “città unica” vuol dire migliorare i servizi adeguandoli alle esigenze rinnovate dei cittadini. Spero che i sindaci non si lascino intimidire o condizionare, e che la Città unica possa realizzarsi prima possibile soprattutto tra i centri urbani di Cosenza e di Rende, allargandosi pure, se si verificheranno le condizioni, ad altre realtà contermini come Castrolibero, Montalto, Mendicino e Zumpano. Il paradosso – conclude Occhiuto – è che di questo passo forse si farà prima a fare la città unica tra Corigliano e Rossano (già avanti con le procedure rispetto a noi), due centri urbani distanti e separati da circa quindici chilometri senza alcuna conurbazione reale, che tra Cosenza e Rende».

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