di Pietro Bellantoni
20 novembre
JOLE SANTELLI/1
(Coordinatrice Fi Calabria)
«Ormai ho gli incubi. Vedo Renzi comparire ovunque sul teleschermo, anche se è spento. Aiuto».
20 novembre
SCIPIONE ROMA
(Responsabile nazionale comunicazione Psi)
Dopo la richiesta di scioglimento per infiltrazioni mafiose avanzata dal senatore M5S Nicola Morra: «Il sindaco di Cassano Jonio, nella sua lunga e trasparente attività politico-amministrativa, ha fatto della lotta alle mafie e alla criminalità la sua stessa ragione di vita, pagandone per questo un prezzo altissimo: attentati e intimidazioni comprese. Ma questo Morra non può saperlo. Quando Gianni Papasso faceva attività seria di contrasto alla criminalità – in un paese difficile – il senatore Morra forse stava frequentando un corso di arti calligrafiche per firmare più velocemente».
22 novembre
ERNESTO MAGORNO ED ENZA BRUNO BOSSIO
(Deputati e membri della commissione Antimafia)
Ancora sulla richiesta di scioglimento del Comune di Cassano: «L’iniziativa parlamentare dei M5S si configura oggettivamente come un atto che favorisce una balorda destabilizzazione istituzionale o ancor peggio come un tentativo di fare di tutte le erbe un fascio della rappresentanza politica. Non vi è alcun dubbio che tale modus operandi potrebbe costituire un favore alle mafie».
22 novembre
FRANCESCO CANNIZZARO/1
(Consigliere regionale)
«Dimenticano le gravi carenze strutturali di cui soffre la Regione e pensano di poter imbrogliare ancora i calabresi presentandogli il nuovo collegamento ferroviario “Frecciargento” che, dal prossimo 10 dicembre, consentirà di raggiungere Roma in treno dalla Calabria bypassando stazione ferroviaria di Napoli Centrale. Oliverio e company seminano ancora false speranze a una comunità che ha bisogno di segnali forti soprattutto su uno dei temi più importanti quali i trasporti».
22 novembre
CARLO TANSI
(Capo Protezione civile calabria)
«Una rondine non fa primavera, un cane non fa autunno».
23 novembre
MARY CARACCIOLO
(Consigliera comunale Fi Reggio)
I cittadini di Reggio «non possono certamente accontentarsi di una amministrazione che in grande stile si limita a illuminare Piazza Duomo e a festeggiare per l’operatività di un carroattrezzi, quando ancora molte vie della città si presentano al buio. Ci scontriamo ancora oggi con una manutenzione stradale fatiscente, ormai arrivata ai minimi storici, che mette a dura prova gli pneumatici delle autovetture e la guida dei reggini». La nuova sindrome pneumatica da stress.
24 novembre
FRANCO TALARICO
(Ex presidente del consiglio regionale)
«Nessuna “manina” ha modificato la legge elettorale calabrese dopo il voto in Consiglio». Sarà stato lo Spirito Santo.
24 novembre
JOLE SANTELLI/2
«Quello che sta facendo Renzi, con la sua spregiudicatezza, non ha eguali: pur di impegnare i suoi uomini per il Sì sta cedendo ai diktat di De Luca e Oliverio sul commissariamento delle Regioni sottoposte a piano di rientro. Tra poco venderà la Fontana di Trevi come nel famoso film di Totò».
25 novembre
FRANCESCO MOLINARI
(Senatore)
«Uomini, donne, bambini, alloggi di fortuna, ma anche animali sgozzati, condizioni igieniche da quinto mondo. A Rosarno, nel campo profughi, va in scena ormai da anni un girone infernale di indecenza e vergogna che non si augurerebbe neanche al nostro peggior nemico».
25 novembre
FRANCESCO CANNIZZARO/2
Il centrodestra calabrese avrà l’X Factor?
26 novembre
SALVATORE DE LORENZO E ANGELO DI BUA GIANCARRO
(Segretari Ugl)
«Omettendo prolegomeni sulla opaca consistenza politico-istituzionale dell’oramai “de cuius provinciale”, le cui vestigia perverranno ai posteri, penetriamo senza indugio nel quantum di specie. In queste ultime settimane la ribalta sui mass media locali, cartacei e non, ha visto più volte ergersi a paladino aeroportuale proprio colui il quale nell’ultimo quinquennio ha, magistralmente e maggiormente, contribuito al mortificante declino del Tito Minniti (…) Parrebbe bella la deflagrazione altruistica del cherubino, se non fosse persistente il pensiero che egli, improvvido, a parere dello scrivente, abbia agito a preservazione delle proprie posteriori tonde sfere». Contestano Raffa. Chiaro, no?
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