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Tentato omicidio a Motta, fermato un 26enne – VIDEO

MOTTA SAN GIOVANNI Nelle prime ore di lunedì mattina, i carabinieri della compagnia di Melito Porto Salvo hanno dato esecuzione a tre ordinanze di applicazione di misura cautelare, nei confronti di…

Pubblicato il: 28/11/2016 – 9:55
Tentato omicidio a Motta, fermato un 26enne – VIDEO

MOTTA SAN GIOVANNI Nelle prime ore di lunedì mattina, i carabinieri della compagnia di Melito Porto Salvo hanno dato esecuzione a tre ordinanze di applicazione di misura cautelare, nei confronti di Mario Antonio Franco 26 anni, colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere, Davide Scollica 22 anni e Fabio Malara 28 anni, tutti di Motta San Giovanni, questi ultimi due raggiunti da misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.
I provvedimenti restrittivi sono stati emessi su richiesta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria diretta dal procuratore Federico Cafiero de Raho e coordinata dal procuratore aggiunto del settore ordinario Gerardo Dominijanni. Le misure cautelari scaturiscono dalle attività di indagine avviate lo scorso mese di luglio dai carabinieri della compagnia di Melito Porto Salvo, in seguito al tentato omicidio a colpi di pistola di Davide Scollica, avvenuto a Motta San Giovanni e che, solo fortuitamente, non ebbe conseguenze più gravi.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbe stato proprio il Fabio Malara a chiamare, nella tarda serata del 9 luglio scorso, il 112. Ai militari il giovane aveva riferito di aver trovato un suo amico riverso in terra in un lago di sangue, attinto da diversi colpi di arma da fuoco.
Nell’immediatezza Malara aveva riferito ai carabinieri di non sapere cosa fosse accaduto, ma di aver raggiunto il suo amico Davide Scollica, solo a seguito della sua telefonata. Nel corso della telefonata, la vittima avrebbe riferito al suo amico che, mentre si trovava da solo in paese a fumare una sigaretta, due individui a bordo di uno scooter e con i caschi integrali, lo avrebbero avvicinato e poi ferito con numerosi colpi di arma da fuoco. Versione, questa, che più tardi verrà confermata anche dallo stesso Scollica ai carabinieri che lo hanno raggiunto presso gli Ospedali riuniti di Reggio Calabria dove nel frattempo era stato trasportato d’urgenza.
Le indagini portate avanti dagli investigatori hanno permesso di ricostruire e di far piena luce sull’accaduto. In particolare, secondo quanto ricostruito, Malara avrebbe dato appuntamento a Franco in una zona isolata nei pressi del campo sportivo di Motta San Giovanni per un chiarimento, a quanto pare per questioni inerenti una ragazza contesa. All’incontro, stando a questa ricostruzione, Malara si sarebbe presentato insieme a Scollica che, in un primo momento, sarebbe rimasto in auto fin quando, nel corso della discussione tra i due, questi sarebbe sceso dall’auto e avrebbe colpito con un pugno al volto Franco. A questo punto, il 26enne avrebbe estratto dalla cintura una pistola calibro 6.35 facendo numerose volte fuoco sul giovane e colpendolo per ben quattro volte.
Terminate le formalità di rito, Mario Antonio Franco è stato tradotto presso la Casa circondariale Arghillà di Reggio Calabria, mentre agli altri due è stato imposto l’obbligo a non lasciare il comune di Motta San Giovanni.