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BORDERLAND | La campagna elettorale del clan

CATANZARO Il sostegno diretto al candidato, diventato poi vicesindaco, ma anche incontri e impegni diretti in campagna elettorale. La cosca Trapasso avrebbe partecipato alle ultime elezioni comunal…

Pubblicato il: 29/11/2016 – 15:02
BORDERLAND | La campagna elettorale del clan

CATANZARO Il sostegno diretto al candidato, diventato poi vicesindaco, ma anche incontri e impegni diretti in campagna elettorale. La cosca Trapasso avrebbe partecipato alle ultime elezioni comunali di Cropani, avvenute il 26 maggio 2014, sostenendo direttamente Francesco Greco, detto Raffaele, attuale vicesindaco della cittadina e ora accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo il pubblico ministero Vincenzo Capomolla e i procuratori aggiunti Vincenzo Luberto e Giovanni Bombardieri, «gli esponenti del sodalizio hanno dato il loro apporto elettorale alla lista che sosteneva la candidatura a sindaco di Bruno Colosimo e al candidato Francesco Greco facendo conseguire l’esito voluto».
Nel corso della conferenza stampa il procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri ha sottolineato che «non sono stati trovati elementi penali a carico del sindaco», mentre gli atti dell’inchiesta saranno trasmessi alla Prefettura per le valutazioni del caso. Nelle intercettazioni sono finiti gli interventi degli esponenti della cosca durante la campagna elettorale, con lo stesso vicesindaco che non ha avuto problemi a “vantarsi” dei sostegni ricevuti. Come nell’intercettazione nella quale lo stesso vicesindaco chiede di poter partecipare alla sfilata per la vittoria sedendo sul sedile anteriore dell’autovettura di Nanà Trapasso, figlio di Giovanni, mentre in una seconda intercettazione con uno degli arrestati afferma: «Ci prendiamo il vicesindaco… lo dobbiamo prendere? Altrimenti succede una guerra». Ed in effetti Greco fu nominato vicesindaco per la coalizione “Cropani è” dopo avere conquistato 111 voti di preferenza, con la lista avversaria sconfitta per 99 voti di scarto.
Su quanto avvenuto a Cropani durante la campagna elettorale è duro anche il giudizio del gip Giulio De Gregorio che ha firmato l’ordinanza: «Non stupisce assolutamente che il devastante inquinamento mafioso del territorio del Comune di Cropani – scrive nel provvedimento – si sia risolto anche in un pesante condizionamento del voto elettorale delle consultazioni amministrative del 25-26 maggio 2014», al punto che lo stesso giudice evidenzia come «la vittoria della lista del sindaco Colosimo è avvertita come una vittoria della consorteria». Tra gli arrestati c’è anche Maurizio De Fazio, eletto in passato per tre legislature nel Consiglio comunale di Cropani, dove è stato anche assessore.

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