Ultimo aggiornamento alle 22:10
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Neonata morta dopo il parto, la Procura vuole archiviare l'indagine

COSENZA La Procura di Cosenza ha chiesto l’archiviazione per medici e infermieri indagati per la morte della piccola Matilde, la neonata deceduta lo scorso 26 luglio subito dopo il parto avven…

Pubblicato il: 29/11/2016 – 7:04
Neonata morta dopo il parto, la Procura vuole archiviare l'indagine

COSENZA La Procura di Cosenza ha chiesto l’archiviazione per medici e infermieri indagati per la morte della piccola Matilde, la neonata deceduta lo scorso 26 luglio subito dopo il parto avvenuto nella clinica “Sacro Cuore” di Cosenza. La Procura (le indagini sono coordinate dal procuratore capo Mario Spagnuolo e dall’aggiunto Marisa Manzini e condotte dal sostituto Antonio Bruno Tridico) aveva iscritto sul registro degli indagati sette persone, tra medici e ostetriche che si sono occupati del parto della giovane mamma avvenuto in clinica tre giorni fa. Si tratta dei dottori Bruno Tucci, Francesca Paola Gallo, Giuseppe Sgromo e Matteo Costa. E delle ostetriche Rosanna Sbarra, Rosangela Scarcella e Maria Bottino. 
La donna, alla sua prima gravidanza, domenica sera 24 luglio ha avvertito alcuni dolori e si è recata in clinica. Ma è stata mandata via perché ancora non c’era la dilatazione necessaria per il parto. È tornata lunedì mattina nella struttura sanitaria privata e verso le 12 è stata portata in sala parto per un cesareo. Dopo circa trenta minuti i familiari sono stati avvertiti che la neonata era deceduta. Da quanto emerso nella immediatezza dei fatti, la bimba non aveva più battito cardiaco. La piccola è stata subito trasportata nel reparto di Neonatologia dell’ospedale Annunziata dove però è deceduta martedì 26 luglio. 
I genitori – una giovane coppia di Cosenza – distrutti dal dolore e dalla tragedia hanno presentato un esposto in Procura e sono stati rappresentati dall’avvocato Alessandra Masala. Gli agenti della Mobile avevano subito sequestrato tutta la documentazione necessaria, la cartella clinica e anche la placenta della donna. Gli inquirenti, diretti dal procuratore Spagnuolo, sono arrivati alla richiesta di archiviazione dopo la lettura della relazione redatta dal medico legale Katiuscia Bisogni che all’esito degli accertamenti autoptici non ha riscontrato responsabilità dei medici. Ora la parola passa al gip.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x