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Gelli "riabilita" Scura

CATANZARO La comunicazione interna nel Pd fa registrare un altro corto circuito dopo la lettera di Enzo Bruno a Matteo Renzi che sta suscitando non poche polemiche. Questa volta a dare l’…

Pubblicato il: 30/11/2016 – 7:15
Gelli "riabilita" Scura

CATANZARO La comunicazione interna nel Pd fa registrare un altro corto circuito dopo la lettera di Enzo Bruno a Matteo Renzi che sta suscitando non poche polemiche. 
Questa volta a dare l’impressione di non essersi parlati sono Mario Oliverio, governatore della Regione Calabria, e Federico Gelli, deputato e responsabile nazionale sanità del Pd.
Avviene tutto a margine del convegno sul referendum organizzato dal consigliere regionale Enzo Ciconte a Catanzaro, quando al momento delle interviste si solleva il tema dell’emendamento presentato nella legge di Bilancio e approvato alla Camera con cui si rimuove l’ostacolo per i presidenti di Regione di ricoprire il ruolo di commissari ad acta per il Piano di rientro sanitario.
Gelli, esponente di punta del Pd renziano, commenta così l’emendamento e l’ipotesi di una sua applicazione al caso Calabria: «L’emendamento toglie l’incompatibilità tra ruolo di presidente della Regione e commissario, sarà poi il Consiglio dei ministri a prendere questa decisione. L’emendamento in più introduce un sistema di verifiche semestrali sul lavoro svolto». E quando si tratta di valutare il lavoro fin qui svolto dal commissario Scura, Gelli è chiaro: «Credo sia un buon lavoro, lo dico sulla base dei numeri che abbiamo davanti, con un aumento dei livelli essenziali di assistenza cresciuti di circa dieci punti rispetto al passato, con la smobilitazione di 410 milioni  di euro e una stagione di assunzioni che ha permesso di assumere 1400 persone e prossimamente altri 700. Ovviamente si può sempre fare di meglio, però credo che il commissario Scura abbia aiutato questo territorio e non lo abbia impoverito. Vedremo in futuro cosa succederà».
Oliverio, invece, sebbene professi prudenza, lascia trasparire la certezza per la nomina a commissario: «Da quando la legge di Bilancio sarà approvata, il governo potrà decidere libero da vincoli normativi. Intanto è stato rimosso un ostacolo legislativo, non c’è dubbio poi che la scelta democratica induca a scegliere il presidente della Regione sulla base dei dati sulla gestione commissariale degli ultimi anni che purtroppo sono non positivi e che mi inducono ad essere fiducioso. È chiaro che non è una delega in bianco, ma una responsabilità che ci si assume: non è esercizio di potere fine a sé stesso, ma una responsabilità da sottoporre a verifica».
Già in mattinata, infatti, Oliverio, sollecitato sull’argomento sanità, aveva chiarito il suo punto di vista su alcuni temi caldi. Il primo è quello legato alla vicenda del dg dell’Asp di Cosenza Mauro, per il quale lo stesso Scura e il suo vice Urbani avevano apertamente richiesto la rimozione: «Ho inviato al dipartimento Tutela della Salute tanto la lettera di Scura quanto le controdeduzioni di Mauro, aspetto una relazione dal dipartimento».
Il secondo argomento, per ora sul tavolo di Scura, è l’integrazione tra l’azienda ospedaliera universitaria di Catanzaro “Mater Domini” e l’azienda ospedaliere “Pugliese-Ciaccio”, che ha già ottenuto il placet del tavolo interministeriale sulla scorta della documentazione presentata da Scura: «L’integrazione deve essere rimessa al centro di un confronto perché l’integrazione non significa annessione o cancellazione di quelli che sono i servizi di eccellenza realizzati nella struttura ospedaliera. Bisogna far interagire le due realtà e questa è una materia su cui la Regione deve pronunciarsi, deve avere l’opportunità di entrare nel merito».

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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