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La Procura di Catanzaro sarà nella nuova sede dal 2019

CATANZARO Ci sarà un risparmio di ben un milione e settecentomila euro grazie alla nuova sede della Procura di Catanzaro. I nuovi uffici della Procura di Catanzaro e della polizia giudiziaria …

Pubblicato il: 30/11/2016 – 12:38
La Procura di Catanzaro sarà nella nuova sede dal 2019

CATANZARO Ci sarà un risparmio di ben un milione e settecentomila euro grazie alla nuova sede della Procura di Catanzaro. I nuovi uffici della Procura di Catanzaro e della polizia giudiziaria saranno ospitati nell’ex ospedale militare della città, i cui locali subiranno un restyling, con efficientamento energetico e cablaggio. Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, e quello della Infrastrutture, Graziano Delrio, hanno firmato a Roma l’accordo con l’Agenzia del Demanio e il Comune per dare avvio al progetto che da programma dovrebbe trovare realizzazione entro il 2019. L’accordo è stato siglato, mercoledì mattina, nella sala Livatino del ministero della Giustizia. Alla firma del protocollo erano presenti il ministro della Giustizia Andrea Orlando e quello delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri e Filippo Mancuso, assessore al Bilancio e Patrimonio del Comune di Catanzaro. Una vittoria per il procuratore Gratteri che, sin dal suo insediamento, si era battuto per questa soluzione. Nell’ex ospedale militare verranno ospitati tutti gli uffici della Procura, compresi quelli della Polizia giudiziaria che attualmente si trovano in fitto in un palazzo di fronte alla corte d’Appello e costano allo Stato appunto un milione e settecentomila euro all’anno. Una parte del bene, invece, tornerà alla città. Tornano nella disponibilità dei cittadini, per esempio, il parco dell’ex ospedale militare e la chiesa destinata a diventare un centro polifunzionale.

LA SODDISFAZIONE DEL PROCURATORE GRATTERI E DEI MINISTRI «Da 20 anni – ha sottolineato il procuratore Gratteri al momento della firma del protocollo – l’ospedale militare era chiuso mentre lo Stato paga un milione e settecentomila euro di affitto. Quando c’è gente di buona volontà i progetti si possono realizzare». «Il lavoro fatto è stato molto rapido – ha detto il ministro Orlando – e siamo in grado di dare un assetto più avanzato e moderno alla struttura, realizzando un forte risparmio sull’insieme degli oneri che gravavano sul ministero». «Il polo della giustizia di Catanzaro – ha ricordato il ministro Delrio – è il secondo dopo quello di Reggio Calabria. Il procuratore Gratteri ci ha dato consigli ottimi su come far risparmiare lo Stato rendendo più efficiente anche la logistica. La ‘ndrangheta vuole che lo Stato non ci sia, con questo intervento e col completamento della Salerno-Reggio dimostriamo la volontà dello Stato di essere presente in Calabria». «Partiremo entro l’anno con l’appalto per la progettazione – ha spiegato il direttore del Demanio, Roberto Reggi – e subito dopo potremmo dare avvio ai lavori con un bando di 10 milioni di euro, a beneficio anche dell’economia locale. Credo che entro il 2019 potremmo riconsegnare il bene rifunzionalizzato».

EDIFICI AUTONOMI DAL PUNTO DI VISTA ENERGETICO La Regione Calabria ha già deliberato, in giunta, 10 milioni di euro per il cablaggio in fibra ottica e per i pannello solari perché gli uffici giudiziari saranno autonomi dal punto di vista energetico. Il progetto sarà esecutivo entro la fine dell’anno e ci sarà gara progettata che sarà europea. La novità assoluta – a queste latitudini – sarà che per le ditte che vorranno fare i lavori ci sarà il nulla osta sicurezza: cioè dovranno essere dotate di Nos (fino a questo momento invece le imprese potevano partecipare anche se non in possesso del nulla osta sicurezza. I ministri Delrio e Orlando si sono spesi molto per questo investimento in Calabria nel settore Giustizia dove si sta lavorando anche per quanto riguarda il Tribunale di Reggio e Locri. Ma la firma di tale protocollo è un momento fondamentale per la città di Catanzaro e non solo per la Procura perché si sottrae alla speculazione un bene demaniale. Uno degli aspetti – sicuramente più importanti – è il sostanziale risparmio di ben un milione e settecentomila euro che ogni anno vengono spesi per l’affitto degli uffici giudiziari, che si trovano allocati in vari edifici privati. In questo modo si risolve anche il problema della dispersione degli uffici giudiziari.

GLI IMPEGNI DEL COMUNE Il Comune di Catanzaro, con apposita delibera del 15 giugno 2016, dovrà garantire «l’uso civico della porzione del compendio non edificata con fruizione gratuita da parte dei cittadini». E dovrà, inoltre, «assegnare a titolo gratuito al ministero della Giustizia in concessione per un periodo
di 99 anni, nei termini e nelle modalità di legge, una porzione del compendio dell’ex ospedale militare, esclusivamente per finalità di amministrazione della giustizia, con oneri di rifunzionalizzazione, manutenzione ordinaria e straordinaria a carico del concessionario». Il ministero della Giustizia ha espresso il nulla osta alla definizione delle fasi procedurali, amministrative e tecniche necessarie alla realizzazione degli interventi previsti per l’utilizzo del compendio a sede giudiziaria. Con il verbale dello scorso 6 settembre la Conferenza Permanente istituita nella Corte d’Appello di Catanzaro ha indicato gli uffici giudiziari di Catanzaro che dovranno essere allocati nella porzione del compendio ex ospedale militare: Procura della Repubblica, Ufficio Formazione Corte d’Appello, Ufficio Ragioneria Corte d’Appello, Commissariato per la liquidazione degli usi civici della Calabria. Il Comune si impegna a «consegnare la porzione-compendio all’Agenzia del Demanio, e per essa al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per i soli fini dell’esecuzione dei lavori e per la durata degli stessi; a rilasciare tutte le autorizzazioni necessarie per consentire la progettazione e la realizzazione degli interventi edilizi necessari sulla porzione-compendio».

LE GARANZIE DEL MINISTERO Il Ministero si impegnerà ad approvare il progetto definitivo, dopo aver verificato la conformità della stessa alle esigenze degli Uffici giudiziari interessati. E, ad ultimazione dei lavori, all’esito del collaudo tecnico-amministrativo delle opere, degli aggiornamenti catastali e di quant’altro necessario per consegnare l’immobile completo e agibile per gli usi giudiziari, si impegnerà a sottoscrivere apposito atto con il quale il Comune concederà in comodato gratuito per 99 anni la porzione-compendio al ministero della Giustizia, per destinarlo ad Uffici giudiziari, con oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria a carico del Ministero stesso.

GLI IMPEGNI DELL’AGENZIA DEL DEMANIO L’Agenzia del Demanio si impegnerà a finanziare e a realizzare, con apposita convenzione con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i necessari interventi di rifunzionalizzazione della porzione-compendio alla destinazione d’uso Uffici giudiziari, compreso le attività necessarie di collaudo tecnico-amministrativo delle opere, aggiornamenti catastali e quant’altro necessario per consegnare l’opera finita e agibile; a verificare la coerenza del progetto definitivo della porzione-compendio con le disposizioni di cui al comma 222 bis dell’articolo 2 della Legge 191/2009 in materia di razionalizzazione delle sedi degli uffici pubblici; a sottoscrivere la Convenzione con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di affidamento dell’esecuzione dei lavori di rifunzionalizzazione della porzione-compendio, compreso le attività necessarie di collaudo tecnico-amministrativo delle opere, aggiornamenti catastali e quant’altro necessario per consegnare l’opera finita e agibile.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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