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Spiagge contaminate, scontro Napoli-Arpacal

CATANZARO Non si placa l’ondata di polemiche susseguente alla serie di servizi mandata in onda da “Le Iene” negli ultimi giorni e relative alla presunta – e ufficialmente smentita – radioattiv…

Pubblicato il: 30/11/2016 – 15:15
Spiagge contaminate, scontro Napoli-Arpacal

CATANZARO Non si placa l’ondata di polemiche susseguente alla serie di servizi mandata in onda da “Le Iene” negli ultimi giorni e relative alla presunta – e ufficialmente smentita – radioattività delle coste del catanzarese. Martedì sera è andata in onda un’altra puntata, la terza, relativa alla vicenda, proprio nel giorno in cui l’Arpacal aveva pubblicato i dati ufficiali con cui dimostrava scientificamente l’assenza di sostanze radioattive sulla spiaggia di Calalunga di Montauro.
Nel servizio firmato ancora una volta da Giulio Golia, l’inviato ha ripreso l’intervista rilasciata da Angela Napoli, ex deputata ed ex componente della commissione nazionale Antimafia, ad una televisione locale, Telejonio (qui la versione integrale, dal minuto 8:55: http://www.telejonio.com/tg-jonio-del-28-novembre-2016-vId6067.html) nella quale l’ex parlamentare gettava ombre sull’affidabilità dell’Arpacal: «Finché le analisi saranno effettuate dall’Arpacal, io non mi fido», aveva detto.
Dichiarazioni pesanti, non le uniche per la verità rilasciate durante l’intervista. E proprio grazie ai dubbi dell’ex parlamentare sull’affidabilità dell’Agenzia, lo stesso Golia aveva concluso il servizio con un velato interrogativo sulla veridicità dei dati diffusi da Arpacal.
Com’era prevedibile, il fatto ha scatenato l’indignazione dell’agenzia che ha affidato ad un comunicato firmato dal commissario Maria Francesca Gatto, la replica: «All’ex parlamentare Angela Napoli, di cui non conoscevamo il curriculum di alto profilo tale da esprimere pareri scientificamente pertinenti, facciamo sapere quello che abbiamo detto anche in occasione della vicenda che ha interessato San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria, vicino ai luoghi a lei cari: la nostra Agenzia opera nel rispetto di protocolli e procedure tecnico-scientifiche codificate a livello nazionale in qualunque matrice ambientale, ed in ogni singola attività analitica che svolgiamo non ci inventiamo nulla, ma seguiamo metodi già codificati. Operiamo, inoltre, secondo una programmazione coordinata con il Sistema nazionale della protezione ambientale, ossia la rete federale delle Agenzie ambientali e dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale)».
«I nostri certificati analitici – prosegue il commissario Gatto – sono a disposizione di chiunque ne faccia richiesta, e su ciascun foglio sarà possibile trovare i riferimenti normativi seguiti, le procedure scientifiche adottate e, soprattutto, i tecnici responsabili che hanno svolto il lavoro e, cosa da non sottovalutare, che se ne assumono la responsabilità apponendo la propria firma sul documento. Se qualcuno mette in dubbio la veridicità dei nostri atti, lo faccia nelle sedi opportune».
E continua: «Peraltro, i rilievi effettuati dall’Arpacal, nella persona del fisico, Salvatore Procopio, vicepresidente nazionale dell’Airp (Associazione italiana di radioprotezione), sono, assolutamente, in linea con quelli  eseguiti, appena il giorno prima, dal nucleo operativo Nbcr (nucleare, biologico, chimico, radiologico) dei Vigili del fuoco».
Infine, la nota si conclude con un duplice invito a «coloro che nutrono il dubbio sulle nostre attività faccio sapere che apriamo le porte della nostra Agenzia, in ogni singolo laboratorio e servizio tematico, alle visite dei cittadini, anche se accompagnati da esperti tecnici di parte, per illustrare loro le attività che svolgiamo quotidianamente. La prima persona ad essere invitata è l’ex parlamentare Angela Napoli. Se la signoraNapoli, in virtù della sua sfiducia nei confronti dell’Arpacal, è a conoscenza di fatti e/o circostanze a sostegno delle sue gravi affermazioni, ha il dovere, come ogni cittadino di questo Paese, di recarsi presso la Procura della Repubblica competente a riferire tali fatti e circostanze».

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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