CATANZARO Il giorno da cerchiare in rosso sul calendario è il 25 gennaio. Si aprirà di mercoledì il percorso che porterà Wanda Ferro in consiglio regionale e darà un capo all’opposizione uscita sconfitta dalle regionali del 2014. Il ricorso elettorale sarà discusso nell’udienza pubblica fissata per le 11,30 e prenderà in esame, dopo il giudizio della Corte costituzionale, il verbale delle operazioni elettorali del 23 novembre 2014. Di fronte si ritroveranno la candidata del centrodestra e i legali della Regione e dei candidati che rischiano di dover cedere il posto a Ferro: Ennio Morrone e Giuseppe Mangialavori.
Inizia una nuova battaglia a colpi di interpretazione. Ma non più per sancire il diritto della vice segretaria regionale di Forza Italia a entrare nell’Astronave – che è in cassaforte dopo la decisione della Consulta –, quanto per individuare il consigliere regionale che le lascerà il posto. La sentenza emessa dalla Corte costituzionale il 22 novembre scorso (presidente Paolo Grossi, redattore Giuliano Amato, cancelliere Roberto Milana) ha sancito l’illegittimità di quella parte della legge regionale che impediva al miglior candidato presidente sconfitto di ottenere un seggio nel consiglio regionale. Ma la sfida legale non è ancora finita. Adesso tocca al Tar.
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