COSENZA Il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, solleciterà il Comune di Cosenza al fine di ottemperare alle richieste di accesso agli atti formulate dai consiglieri di minoranza. È quanto è emerso dall’incontro tra i consiglieri comunali della “Grande Cosenza” (Carlo Guccione, Enrico Morcavallo, Bianca Rende, Anna Fabiano e Damiano Covelli), la dottoressa Francesca Pezone e il prefetto, Gianfranco Tomao. I consiglieri della “Grande Cosenza” hanno manifestato al prefetto quanto sta avvenendo a Palazzo dei Bruzi: alla minoranza non viene data la possibilità di accedere agli atti e, quindi, di esercitare la funzione di controllo e vigilanza che è la sua più importante prerogativa. La prima richiesta di accesso agli atti – è scritto in un comunicato della “Grande Cosenza” – risale al 21 settembre del 2016. Si sono susseguite altre richieste fino a oggi disattese. La Grande Cosenza aveva richiesto di accedere agli atti anche sul concorso per dirigenti, sulla vicenda MedLabor, e sui contratti dello staff del sindaco.
«Se, anche dopo la sollecitazione del prefetto, continuerà l’ostruzionismo di Occhiuto che ci impedisce di accedere agli atti, presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica e all’Autorità Anticorruzione». È quanto ha affermato il consigliere comunale e coordinatore della “Grande Cosenza”, Carlo Guccione. «Ravvisiamo una situazione – ha aggiunto Carlo Guccione – delicata al Comune di Cosenza. Non ci viene data la possibilità di accedere agli atti su questioni particolarmente delicate su cui i cittadini devono essere informati. Ritardare e rinviare l’accesso agli atti determina un grave vulnus democratico. Abbiamo ritenuto opportuno informare Sua eccellenza il prefetto di quanto sta avvenendo».
«Abbiano difficoltà – ha affermato Enrico Morcavallo – a reperire notizie che ci spettano per diritto. Richieste fatte in base all’art. 43 del Tuel. Le nostre richieste cadono nel nulla. Mi auguro che un intervento del prefetto Tomao possa dare una sterzata a questo atteggiamento ostativo. La trasparenza è un tema che dovrebbe stare a cuore a maggioranza e opposizione». «Ogni giorno – ha detto Bianca Rende – andiamo in segreteria generale. Ma loro scaricano sui settori, facendo una specie di melina. La vicenda ci impedisce di svolgere il nostro mandato, quello di controllo sugli atti pubblici». «Le abbiamo – ha aggiunto Damiano Covelli – provate tutte. Stiamo denunciando questo stato di cose sulla stampa, ma l’ostruzionismo di Occhiuto continua».
«L’atteggiamento di Occhiuto – ha sottolineato Carlo Guccione – ci lascia pensare che molte determine e delibere siano poco chiare. E ci sembra molto strana la vicenda delle luminarie».
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