CATANZARO Il tempo ha falciato il 90% dei reati contestati ai 30 imputati coinvolti nella maxi truffa sui presunti corsi di formazione fantasma. Si salvano dalla prescrizione l’associazione per delinquere e la truffa, reati per i quali il pm, nel corso dell’udienza preliminare di venerdì, ha chiesto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati, dirigenti e funzionari della Regione ed ex consiglieri regionali, accusati di avere ottenuto illecitamente finanziamenti per corsi di formazione professionale e corsi di ricerca «fittizi» per un importo totale di oltre 11 milioni 490mila euro, dei quali 5 milioni 652mila euro effettivamente percepiti.
L’inchiesta alla base di questo procedimento risale al 2005, aperta dall’allora pm Luigi De Magistris. Secondo l’accusa l’ex assessore alla Cultura e all’Istruzione, Saverio Zavettieri, avrebbe nominato Maurizio Vadacchino consulente esterno della Regione, esperto nel settore della formazione e componente delle commissioni aggiudicatici dei finanziamenti pubblici. Ma Vadacchino era già legale rappresentante e amministratore di enti no profit che si erano aggiudicate le erogazioni dei finanziamenti nell’ambito del Por 2000/2006. Per ottenere l’approvazione dei finanziamenti, Vadacchino avrebbe inserito nelle commissioni aggiudicatici o se stesso o persone a lui vicine. Come contropartita Zavettieri avrebbe chiesto l’inserimento di persone da lui segnalate nell’ambito dei progetti di ricerca fittizi. Uno scambio di favori, quello ricostruito nell’inchiesta, tra Vadacchino e l’ex assessore, che avrebbe ottenuto il supporto di collaboratori, pubblici funzionari, politici, docenti universitari e dirigenti scolastici che avrebbero attestato la regolarità dei corsi fantasma. La prossima udienza davanti al gup è prevista per il prossimo 21 dicembre.
Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it
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