REGGIO CALABRIA Gli agenti della Questura di Reggio Calabria li hanno beccati in flagranza. Adesso Gocha Rokhvadze, 49 enne incensurato, e Artur Martirosyan, 49 già noto alle forze dell’ordine per ricettazione e furto, sono stati arrestati per tentata rapina aggravata e resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. I poliziotti sono intervenuti a seguito di una chiamata al “113” da parte di un cittadino che segnalava la presenza di persone e di strani rumori all’interno dell’abitazione dell’anziana sorella.
L’uomo, estremamente preoccupato, riferiva di aver ricevuto poco prima una telefonata dalla sorella che, in stato di forte agitazione, segnalava all’interno della sua abitazione la presenza di alcuni sconosciuti che stavano cercando di sfondare la porta della camera da letto, ove la stessa si era chiusa a chiave.
L’equipaggio della Volante, dopo qualche minuto, constatava che il portone d’ingresso era stato forzato e, sentendo le grida disperate di richiesta di aiuto della donna, si precipitava. Lì, all’interno di uno stanzino, si era abilmente nascosto uno dei due rapinatori, indossante un passamontagna di colore scuro e guanti in lana. L’uomo, vistosi scoperto, ingaggiava una violenta colluttazione con gli agenti di Polizia che, con non poche difficoltà, riuscivano a bloccarlo ed ammanettarlo.
Il secondo rapinatore, nel frattempo, si era chiuso a chiave in un’altra stanza e, nel tentativo di fuggire, si lanciava dal balcone per raggiungere il cortile. Lo stesso veniva immediatamente bloccato dagli altri operatori di Volante che si erano posizionati attorno al perimetro dello stabile per cinturarlo.
I due, a seguito di una perquisizione, sono stati trovati in possesso di pinze, di una forbice, un taglierino, una chiave a pappagallo, 2 rotoli di nastro isolante, guanti e cappelli in lana, forati artatamente, con un’apertura all’altezza degli occhi, per trasformarli in passamontagna. È verosimile ritenere che i due fossero a conoscenza del fatto che l’anziana donna abitasse da sola e fossero determinati a concludere l’azione delittuosa immobilizzandola con il nastro adesivo.
Rokhvadze è stato condotto presso il carcere di Arghillà di Reggio Calabria, mentre Martirosyan, a causa delle ferite riportate al momento del salto dal balcone per guadagnarsi la fuga, è stato ricoverato negli Ospedali riuniti.
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