CASTROVILLARI «È una iniziativa particolarmente importante, che assume valenza e significato straordinari». Lo ha affermato il presidente della Regione Mario Oliverio – informa un comunicato dell’ufficio stampa della giunta – intervenendo stamane a Castrovillari all’inaugurazione dello sportello antiviolenza all’interno del Tribunale della città del Pollino. All’iniziativa hanno partecipato numerose autorità, amministratori, istituti scolastici con i loro studenti, le associazioni che assicureranno la presenza presso lo sportello che ha anche una linea verde dedicata. Presenti, tra gli altri, la presidente del Tribunale di Castrovillari Caterina Chiaravalloti, il presidente della Corte d’Appello di Catanzaro Domenico Introcaso, il componente togato del Consiglio superiore della magistratura Massimo Forciniti, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari Eugenio Facciolla. «Di recente, a seguito dell’atto di violenza perpetrato ai danni di una giovane ragazza – ha ricordato Oliverio – l’ultimo di una sequenza, anche contro minori, ho assunto l’iniziativa di convocare una manifestazione, tenutasi a Reggio Calabria, per la quale ho avuto l’onore di avere l’adesione della presidente della Camera dei deputati Boldrini, della presidente della commissione parlamentare Antimafia Bindi, del procuratore della Repubblica di Reggio Calabria De Raho, di tante altre personalità, rappresentanti delle istituzioni, ma soprattutto la presenza di oltre 10 mila persone, in massima parte donne e giovani. Questa partecipazione è segno che sta crescendo una cultura nuova sulla quale bisogna investire», ha detto ancora Oliverio «che ha richiamato anche l’incremento nel bilancio di previsione 2017 della Regione del fondo destinato alla rete delle associazioni impegnate contro la violenza».
«L’iniziativa di oggi – ha sostenuto il presidente della Regione – è importante, perché non assume solo il carattere di un rafforzamento degli strumenti sul versante della repressione, ma ha una grande valenza politica, sociale. È un tribunale che si schiera, che sceglie il terreno dell’investimento nella cultura e nel messaggio che viene lanciato, per dare fiducia, perché spesso la violenza è subita per il fatto che non c’è interlocuzione, non c’è il riferimento per tante donne, per tanti ragazzi. Offrire punti di riferimento per sostenere una fiducia nella possibilità di denunciare soprusi ed atti di violenza, significa creare una deterrenza ed alimentare una cultura nuova. Credo che siano importanti queste iniziative, non fini a se stesse. Bisogna sostenerle, come bisogna sostenere l’amministrazione della giustizia».
«Con un progetto finalizzato – ha sostenuto ancora Oliverio – abbiamo pensato di mettere a disposizione 1.000 persone, fruitori di ammortizzatori sociali per aiutare l’amministrazione della giustizia nella quotidianità, nella condizione di difficoltà in cui opera, considerata la carenza di organico anche dal punto di vista amministrativo. L’iniziativa ha anche lo scopo di rendere utili i fruitori di ammortizzatori sociali, non fruitori passivi come accade altrove. Abbiamo poi messo in campo, nella programmazione delle risorse Pac destinate alla nostra regione, un progetto di 5 milioni di euro per la digitalizzazione dell’amministrazione della giustizia sia per quanto riguarda il distretto di Catanzaro che per quello di Reggio Calabria. Un progetto considerevole, perché consente di utilizzare strumenti innovativi dei quali oggi non si può fare a meno. Sono investimenti rilevanti che noi riteniamo di aver dovuto fare e di dover ancora fare, per aiutare la nostra regione a realizzare obiettivi di una sorta di “rivoluzione della normalità” che si concretizza se c’è il concorso di soggetti che spingono nella direzione giusta verso l’affermazione della legalità, l’ utilizzazione intelligente delle risorse a sostegno dello sviluppo, l’inclusione e la coesione sociale, il miglioramento e l’efficientamento della pubblica amministrazione. Traguardi di cambiamento nei quali rientra anche l’iniziativa odierna che, tra l’altro, consente di proiettare con positivita’ all’esterno l’immagine della nostra terra, rendendo evidenti i tanti valori che si esprimono in diversi campi».
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