CATANZARO «Le decisioni assunte dal Cipe nella seduta del 1 dicembre 2016 con l’approvazione, su proposta del presidente del Consiglio Matteo Renzi e del ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio, del Piano di Interventi stradali e ferroviari a valere sul Fondo per lo Sviluppo e Coesione 2014-2020, hanno un valore straordinario sia per la dimensione del finanziamento sia per il proficuo confronto che si è sviluppato in questi mesi». Il governatore Mario Oliverio torna, con una nota, sui fondi destinati dal Cipe alla Calabria. E lo fa per raccontare nel dettaglio gli interventi previsti.
L’investimento è pari a circa 2.685 milioni di euro. «Si tratta di risorse immediatamente disponibili per la modernizzazione delle infrastrutture stradali e ferroviarie – spiega Oliverio –. Ed è la prima volta nella storia dei rapporti tra lo Stato, la Regione Calabria e gli enti di stato, come in questo caso con Anas ed RFI, che i contenuti dei rispettivi contratti di programma siano stati concordati con i rappresentanti della Calabria».
«Devo ringraziare Matteo Renzi – scrive il presidente della giunta regionale –, per avere mantenuto l’impegno di dare una centralità allo sviluppo del Sud e di avere dato corso a quanto era stato deciso con il Patto Calabria, e Graziano Del Rio per l’attenzione utilizzata nel corso di due mesi di confronti quasi settimanali per la definizione delle proposte. Con le decisioni assunte dal CIPE nella seduta del 1 dicembre si completa, dopo la sottoscrizione a luglio dell’APQ di Gioia Tauro, il programma d’investimenti programmato con il Patto Calabria sottoscritto con il presidente Matteo Renzi il 30 aprile scorso».
I FONDI PER LA CALABRIA La Calabria, solo nell’ambito del piano di riparto del Fsc, è destinataria di un finanziamento per complessivi 794,5 milioni (interventi stradali per 434.050.000 e interventi ferroviari per 360.450.000), oltre 70 milioni per materiale rotabile.
Queste risorse integrano quelle previste per infrastrutture stradali per un importo di 1,5 miliardi e ferroviarie, con riferimento alla ferrovia Jonica e alla trasversale Catanzaro Lido Aeroporto, per un importo di 391 milioni di euro. Il totale generale degli investimenti decisi per la Calabria è pari a 2,685 miliardi di euro, di cui 1,933 per infrastrutture stradali 751 milioni per infrastrutture ferroviarie.
«INVESTIMENTI EPOCALI» «Voglio solo sottolineare – continua il governatore – il valore dell’intervento previsto per la linea ferroviaria jonica con un investimento pari a circa 400 milioni di euro e per la ex Ss 106, nel tratto Rossano-Reggio Calabria, con un investimento di oltre 800 milioni di euro. Senza alcuna enfasi, posso affermare che si tratta di investimenti epocali, capaci di trasformare radicalmente l’efficacia delle infrastrutture lineari calabresi, favorendo l’accessibilità esterna e interna del nostro territorio e quindi rilanciando concretamente lo sviluppo della Calabria».
«L’importanza degli investimenti – dice ancora Oliverio – non sta solo nella rilevanza economica degli stessi, ma nella loro effettiva capacità di incidere profondamente nel sistema e nella qualità del trasporto regionale. Nelle prossime settimane daremo vita ad un tavolo di monitoraggio con Anas e RFI per la definizione di precisi crono programma attuativi per una rapida definizione dei progetti e degli appalti».
LA SFIDA PER LA CALABRIA Ma, per il presidente della giunta regionale, «è indispensabile una sottolineatura politica. Un anno fa Matteo Renzi, a seguito dell’allarme lanciato dall’associazione Svimez, ha annunciato la necessità di ridare centralità al Sud con un’affermazione strategica; e cioè che senza il Sud, non riparte l’Italia. Avevo accolto con grande favore e interesse la svolta e abbiamo lavorato 12 mesi per renderla concreta ed operante. Oggi si può dire che l’impegno è stato mantenuto e che ci sono le condizioni per dare stabilità alla già registrata inversione di tendenza nel Pil regionale. Siamo in presenza di un’occasione storica e forse irripetibile – conclude Oliverio –. La Calabria è al centro di un crocevia internazionale di estremo interesse per ruolo economico e commerciale; le risorse necessarie sono state programmate; l’attività della Regione è stata riportata nel giusto binario. La complessiva classe dirigente della Calabria (amministratori locali, lavoratori e imprenditori, università, intellettuali, ragazze e giovani, apparati pubblici e mondo delle professioni) dovranno essere all’altezza di una sfida che riguarda il futuro della Calabria».
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