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Assalto al caveau, in azione un commando di 14 persone – VIDEO

SAN FLORO Un commando di quattordici persone, tutte incappucciate e armate di fucili automatici, usati per sparare in aria e terrorizzare chiunque fosse nei paraggi. La parete esterna di capannone …

Pubblicato il: 05/12/2016 – 12:37
Assalto al caveau, in azione un commando di 14 persone – VIDEO

SAN FLORO Un commando di quattordici persone, tutte incappucciate e armate di fucili automatici, usati per sparare in aria e terrorizzare chiunque fosse nei paraggi. La parete esterna di capannone buttata giù in due minuti grazie all’ausilio di un mezzo da lavoro munito di martello demolitore idraulico, poi il foro nel caveau della Sicurtransport. Qualcuno si cala all’interno, riesce a prendere dei soldi, da una prima valutazione circa 3 milioni e 700mila euro.

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(Le tracce dei pneumatici lasciate da uno dei fuoristrada utilizzati dai malviventi)

Poi la fuga attraverso quella che presumibilmente era l’unica via disponibile, il fiume, con dei fuoristrada dopo aver abbandonato le auto. Tutto intorno, intanto, almeno una dozzina di auto in fiamme a bloccare le vie di accesso alla zona industriale di San Floro. Tutto è avvenuto in circa venti minuti.

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(Il buco prodotto nel caveau della Sicurtrasport)

È questa una prima ricostruzione della incedibile rapina alla società di trasporto valori Sicurtransport avvenuta nella tarda serata di domenica mentre tutta la nazione era concentrata sul referendum.
Un colpo portato avanti con maniacale precisione, effettuato dopo una pianificazione particolarmente attenta. Alcuni dettagli, infatti, non lasciano dubbi sull’attenzione usata dal commando, come i cavi delle centraline telefoniche recisi prima di attaccare il capannone o come la centralina utilizzata per disturbare le comunicazioni radio della polizia.

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(Uno dei mezzi dati alle fiamme durante l’assalto)

Poi la precisione dei movimenti e dei compiti assegnati ad ogni componente della banda, come si evince dalle immagini delle telecamere che hanno ripreso la scena da diverse angolazioni.
E mentre le fonti investigative smentiscono le prime voci che si erano diffuse in merito ad uno scontro a fuoco con i banditi, già a guardare la la scena del crimine si capisce come la banda sia andata a colpo sicuro: un dato su cui gli inquirenti stanno già indagando come dimostrano i primi interrogatori con i dipendenti.

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it