Economia, il "mattone" riprende la corsa

CATANZARO Il settore immobiliare calabrese è tornato a crescere. Mandando un segnale positivo all’intera economia reale della regione. Stando al report dell’Osservatorio del mercato immobiliare – organo dell’Agenzia delle Entrate -, nei primi sei mesi dell’anno il numero di transazioni immobiliari ha registrato un incremento pari a circa il 15 per cento rispetto allo stesso periodo del 2015.

I NUMERI DELLA CRESCITA A trainare questa crescita, l’impennata delle compravendite e dei trasferimenti nel Catanzarese e in provincia di Crotone. Soprattutto nel territorio pitagorico le transazioni hanno raggiunto punte eccezionali vicine al 40 per cento in più rispetto al 2015. Un dato straordinario legato al picco del settore soprattutto nel capoluogo dove il numero di transazioni registrate dai tecnici dell’Osservatorio hanno superato in un anno il 50 per cento. Un trend che ha interessato anche la provincia dove l’indice è salito del 31,1 per cento.
Decisamente importante anche la crescita del Catanzarese. Qui l’indicatore dell’Osservatorio ha registrato un’impennata del 36,9 per cento delle transazioni. Su questo territorio, viceversa a trainare questa performance è stata la provincia: con il 39,4% di operazioni immobiliari in più rispetto al 2015. Mentre la città capoluogo ha assestato un ottimo 31,1 per cento.
In linea con il dato calabrese il comportamento che si è registrato nel Vibonese dove nel primo semestre dall’anno si è avuto un incremento di compravendite pari al 14,8 per cento con il dato della provincia migliore del capoluogo: 17,7 per cento rispetto al 4,4 per cento di Vibo città.
In crescita seppur in misura decisamente inferiore il Cosentino e la provincia di Reggio che complessivamente hanno registrato rispettivamente un +8,6 per cento e un +4,3 per cento. In entrambi casi questa performance è legata al dato ottenuto dalle città capoluogo. In particolare a Cosenza la crescita è stata a doppio cifra: 21 per cento contro il 6,8 dell’hinterland. Mentre a Reggio il dato tra città e provincia si è quasi parificato: 4,6% contro il 4,2 per cento.

QUOTAZIONI STABILI Spostando l’attenzione sulle quotazioni immobiliari dal report dell’Osservatorio emerge una situazione sostanzialmente stabile. Con una leggera flessione di appena lo 0,1 per cento rispetto al 2015 e due territori che addirittura segnano una crescita del valore dei proprio patrimonio immobiliare: Catanzaro e Cosenza. Addirittura quest’ultima provincia – trascinata dall’ottima performance del mercato immobiliare dell’hinterland (+0,7%) – registra un incremento di mezzo punto percentuale raggiungendo una quotazione media di 1.062 euro a metro quadrato. La quotazione più alta su base regionale. In crescita, seppur in misura minore, anche la quotazione del mercato immobiliare del Catanzarese che segna un +0,1 per cento con un indice positivo degli immobili presenti nel capoluogo rispetto alla provincia rimasta al palo. Variazioni di quotazioni vicine allo zero nel Crotonese con la città in territorio positivo (+0,2%) rispetto alle perdite registrate in provincia (-0,3%). Meno bene l’andamento del valore immobiliare nel Reggino dove in un anno si è registrato un decremento dell’0,7 per cento e sopratto nel Vibonese. Qui la caduta del valore ha raggiunto l’1,6 per cento con un crollo delle quotazioni soprattutto nella città: -6,1 per cento.
Dunque le quotazioni basse degli immobili coniugate, molto probabilmente, al calo del costo del denaro e al recupero della fiducia dei consumatori potrebbe aver generato un circolo virtuoso che ha inciso positivamente sul settore. Un quadro che dovrebbe portare benefici anche in termini occupazionali e ricadute sull’economia complessiva. Vista l’incidenza del settore sull’intera filiera produttiva calabrese.

Roberto De Santo
r.desanto@corrierecal.it