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Acheruntia, chiesti 9 anni per Gentile

CATANZARO Chiesti nove anni di carcere per Rinaldo Gentile, presunto esponente del clan Lanzino-Ruà coinvolto nell’inchiesta della Procura antimafia di Catanzaro che nel luglio 2015 ha provocato un…

Pubblicato il: 06/12/2016 – 9:11
Acheruntia, chiesti 9 anni per Gentile

CATANZARO Chiesti nove anni di carcere per Rinaldo Gentile, presunto esponente del clan Lanzino-Ruà coinvolto nell’inchiesta della Procura antimafia di Catanzaro che nel luglio 2015 ha provocato un terremoto politico ad Acri. Tra le persone coinvolte nell’operazione “Acheruntia”, ci sono tra gli altri Michele Trematerra e Angelo Gencarelli, rispettivamente ex assessore regionale all’Agricoltura ed ex consigliere comunale di Acri.
Gentile, difeso dall’avvocato Cesare Badolato, ha scelto il rito abbreviato che si sta svolgendo a Catanzaro. Dopo la richiesta di condanna della Dda, il suo legale Cesare Badolato ha ribadito la totale estraneità ai fatti contestati. Per Rinaldo Gentile, detto “Zio Rinaldo”, l’udienza è stata rinviata al prossimo 13 febbraio quando sarà emessa la sentenza di primo grado. Rinviata invece al prossimo 9 gennaio l’udienza preliminare per altre persone indagate nella stessa inchiesta tra cui l’ex assessore Trematerra.
Per i rimanenti indagati, per i quali era stato chiesto il giudizio immediato, si sta svolgendo il processo ordinario nel Tribunale di Cosenza. Le indagini hanno consentito di delineare l’assetto della cosca attiva ad Acri, i cui appartenenti – secondo l’accusa – erano dediti, fra l’altro, a “condizionare” l’attività del dipartimento Agricoltura e Forestazione della Regione Calabria e del Comune di Acri per l’aggiudicazione di appalti pubblici nel settore della forestazione a favore di società di riferimento dello stesso sodalizio di ‘ndrangheta. In tal senso, sono state riscontrate “pressioni” nei confronti dei funzionari preposti alla trattazione delle pratiche che avevano dimostrato riottosità.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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