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Cosenza, i sei consiglieri "ribelli": con Occhiuto ma…

COSENZA Nasce un nuovo gruppo nel consiglio comunale di Cosenza. Sempre «in seno alla maggioranza» ma in posizione più defilata. Perché nasce per volontà dei consiglieri che non hanno partecipato a…

Pubblicato il: 07/12/2016 – 16:31
Cosenza, i sei consiglieri "ribelli": con Occhiuto ma…

COSENZA Nasce un nuovo gruppo nel consiglio comunale di Cosenza. Sempre «in seno alla maggioranza» ma in posizione più defilata. Perché nasce per volontà dei consiglieri che non hanno partecipato al consiglio comunale sul bilancio, mettendo in difficoltà la giunta guidata da Mario Occhiuto. Il documento contabile è passato in assemblea, ma – stando ai commenti dell’opposizione – l’assenza dei sei avrebbe cambiato i rapporti di forza nello schieramento che sostiene il sindaco. È vero, ma soltanto in parte: Francesco de Cicco, Michelangelo Spataro, Davide Bruno, Francesco Spadafora, Sergio Del Giudice e Antonio Ruffolo restano nella squadra di maggioranza «per la nascita della quale hanno ampiamente collaborato con il loro bagaglio di voti», ma formano una compagine a parte, si federano «in un gruppo coeso per l’intero proseguimento della attuale consiliatura in modo da esprimere un’unica voce durante le future sedute consiliari». Vogliono contare di più, tanto per uscire dal politichese.
E per farlo mettono sul tavolo una serie di punti programmatici che suonano come richieste esplicite al primo cittadino: se manterrà fede agli impegni presi avrà il loro voto, altrimenti le geometri saranno più variabili che mai.
«Resta forte – scrivono in una nota – l’impegno politico dei sei consiglieri al fine di garantire la realizzazione del programma elettorale del sindaco Mario Occhiuto in tutte le sue parti e in special modo in due punti ritenuti essenziali». Quali sono? «Il fermo no alla Metro sul viale Giacomo Mancini preferendo l’uso del vecchio tracciato ferroviario dismesso e la realizzazione del nuovo Ospedale; senza mai dimenticare le previste riqualificazioni dei quartieri». In soldoni, è un “no” alle trattative ventilate tra la Regione e la giunta comunale per arrivare a una sintesi che veda la metro nascere sull’asse viario più importante della città. La federazione dei sei «è da ritenersi intesa di idee e politica, al fine di programmare anche una progettualità umana e di risorse per un futuro prossimo della città di Cosenza per continuare la crescita della stessa».

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