IL BORSINO | Esperto ma "lento": pro e contro del governatore

CATANZARO Mario Oliverio può sorridere. Il trend negativo sul suo gradimento si è fermato. Al terzo mese di rilevazioni condotte da Demoskopica per il Corriere della Calabria, il consenso per il governatore, seppur di pochissimo, torna a crescere, passando dal 35 al 37 per cento. Un dato importante, ma ancora di parecchio sotto la maggioranza dei calabresi. Ma andiamo a vedere le motivazioni di coloro che hanno dichiarato di nutrire «molta o abbastanza fiducia» nei confronti del governatore. Il 39 per cento di loro è convinto che Oliverio abbia «la giusta esperienza per affrontare i problemi della Calabria». Insomma, il lunghissimo cursus honorum del presidente della Regione, che molte volte ha dato lo spunto ad attacchi da parte dei suoi avversari politici, questa volta sembra giocare a suo favore.

Non solo: il 29 per cento dei sostenitori di Oliverio è convinto che sia «un amministratore determinato e concreto». Discreta anche la fetta, il 18 per cento, di coloro che lo ritiene un «politico onesto». Decisamente inferiore, invece, la percentuale (solo il 6) degli intervistati fedeli a lui che gli riconoscono di «aver mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale». Scende addirittura al 5 per cento la quota di coloro che lo ritengono un «rottamatore che sta favorendo il ricambio generazionale».

COSA PENSANO I “DETRATTORI” Nell’ampia sfera, il 60,7 per cento degli intervistati, di coloro che hanno dichiarato di avere «poca o nessuna fiducia» in Oliverio, vale la pena soffermarsi sui motivi che hanno spinto gli interpellati a dare una risposta di questo tipo. Il 50 per cento di loro afferma che il governatore «sta dimostrando poca capacità nell’affrontare le emergenze calabresi».

Una bocciatura senza appello, che arriva quando ormai siamo prossimi al giro di boa della legislatura. Tra i “difetti” di Oliverio indicati dagli intervistati, il 19 per cento lo ha fatto, c’è quello di essere «un accentratore di potere». L’aver mantenuto per sé, o meglio, l’aver delegato soltanto a consiglieri di stretta osservanza oliveriana, materie come la sanità, l’agricoltura, le politiche giovanili, i rapporti con gli emigrati, ne sono la conferma. Per l’11 per cento di coloro che non possono essere annoverati tra i suoi sostenitori «non è un rottamatore, fa parte della vecchia guardia politica». Last but not least, per il 5 per cento «è troppo condizionato dai partiti». Quali? Un bel rebus, saperlo, considerato che in consiglio regionale la maggioranza è quasi solo rappresentata dal Pd.

an. ri.