GIOIA TAURO «L’Agenzia del lavoro portuale non può essere persa perché rappresenta lo strumento non solo per garantire il salario dei lavoratori ma soprattutto per costruire nel tempo garanzie produttive e occupazionali». È quanto affermano, in una nota congiunta, il segretario generale della Filt-Cgil calabrese, Nino Costantino e il segretario generale comprensoriale della Filt di Gioia Tauro, Mimmo Laganà.
«Il governo Renzi non c’è più – proseguono Costantino e Laganà – ma resta in piedi il Parlamento con una funzione legislativa e un probabile prossimo governo, anche provvisorio, non può non affrontare le urgenze e le emergenze del Paese. Abbiamo appreso, inoltre, che il presidente della Regione, Oliverio, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio De Vincenti hanno ribadito la necessità di inserire l’Agenzia in un nuovo provvedimento. Sarebbe da irresponsabili che questa vicenda, che riguarda oltre i lavoratori di Gioia anche quelli di Taranto, non fosse affrontata e risolta con serietà. Anche l’atteggiamento di queste ore dei sindacati e dei lavoratori deve essere valutato con questo metro di valutazione: non servono colpi di testa ma impegno e tenacia per portare a casa un provvedimento essenziale per il futuro di mille lavoratori». «Per questo dalla Calabria, così come stanno facendo dalla Puglia – sostengono ancora Costantino e Laganà – i sindacati chiedono ai parlamentari delle due regioni di impegnarsi, al di là delle divisioni politiche, per garantire un percorso veloce e agevolato per un nuovo provvedimento che garantisca l’istituzione dell’Agenzia. Gioia Tauro non può rinunciare all’Agenzia, al lavoro, al futuro. C’è il tempo e la possibilità: i parlamentari dimostrino di essere rappresentanti del territorio e classe dirigente».
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