CATANZARO «Delusi per i silenzi della politica», i tirocinanti calabresi della Giustizia, destinatari del bando regionale, annunciano un presidio di protesta per la mattinata di mercoledì davanti alla Cittadella «per chiedere a gran voce risposte esaustive alle autorità istituzionali calabresi in relazione agli enormi ritardi per la definizione della procedura amministrativa e quindi per il mancato avvio dei tirocini negli uffici giudiziari». Ad annunciarlo attraverso un comunicato stampa è il segretario generale del Cse-Filai Antonino Nasone. «Dopo quasi un anno dalla data della firma del protocollo di intesa tra la Regione Calabria e gli uffici giudiziari dei distretti della Corte di Appello di Reggio Calabria e Catanzaro – si legge nella nota – è più che mai urgente garantire il fischio d’inizio rispettando e mantenendo gli impegni assunti. L’organizzazione Sindacale Cse Filai insieme ai tirocinanti manifesteranno per richiedere a Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria, e a Federica Roccisano, assessore alle Politiche sociali, di attivare ogni possibile azione atta a sbloccare lo stato di fermo presso il Ministero della Giustizia che tarda a far pervenire l’autorizzazione che necessita per poter dare avvio ai percorsi formativi». «In mancanza – conclude Nasone – di risposte celeri, chiare e decisive che vadano nella direzione auspicata, la suddetta organizzazione sindacale si riserverà la messa in campo di ulteriori e più incisive iniziative di lotta democratica a tutela di tutti i tirocinanti».
x
x