Il Generale Inverno assedia Scura e Urbani

CATANZARO C’è un nuovo alleato per la Regione nella “guerra” contro il commissario alla sanità. No, la politica questa volta non c’entra. Prima di provare a mettere le mani sul settore grazie all’emendamento che rimuove l’incompatibilità tra governatore e commissario, la Cittadella prova con una strategia che magari sarà ottocentesca ma potrebbe pure essere efficace. La delega alla gestione dei rapporti con la struttura commissariale passa al Generale Inverno. Servì ai russi per sconfiggere le armate napoleoniche, chissà che non convinca Massimo Scura e Andrea Urbani a lasciare la Calabria in anticipo. Fuor di metafora: da un mese e mezzo gli uffici di Palazzo Alemanni che ospitano i due commissari e i loro collaboratori sono privi di riscaldamenti.
Nelle giornate più fredde diventa complicato muoversi al gelo tra incontri istituzionali e scartoffie. E pare non ci sia modo di venire a capo della questione: tutte le richieste sono state rispedite al mittente. Pare che Palazzo Alemanni risulti un’area ufficialmente abbandonata dalla Regione e dunque sia impossibile anche solo riparare una caldaia recalcitrante. Fatto sta che a Catanzaro non si è visto alcun tecnico, mentre le temperature continuano a scendere. Dopo settimane di attesa, dalla Regione hanno inviato un carico di stufe elettriche. Finalmente, si sono detti nelle stanze della struttura commissariale. Questo, però, qualche minuto prima di scoprire che, una volta accese, le stufe facevano “saltare” la corrente. Ai dipendenti (e ai commissari) la scelta: o il caldo o la luce. Forse avrebbero potuto utilizzare soltanto una stufa e disporsi tutti attorno alla fonte di calore come si faceva una volta. Un modo per socializzare: il braciere (elettrico) al centro e tutti seduti lì vicino a parlare di sanità. Molto ottocentesco anche questo. Come l’assedio del Generale Inverno. Che, intanto, continua. (ppp)