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Alla Madonna della Catena 49 posti letto in più

COSENZA Quarantanove posti in più concessi alla clinica Madonna della Catena e protesta rientrata, almeno se le promesse saranno mantenute. Per il momento, tra i dipendenti in presidio permanente d…

Pubblicato il: 16/12/2016 – 16:01
Alla Madonna della Catena 49 posti letto in più

COSENZA Quarantanove posti in più concessi alla clinica Madonna della Catena e protesta rientrata, almeno se le promesse saranno mantenute. Per il momento, tra i dipendenti in presidio permanente davanti all’Asp di Cosenza c’è una certa soddisfazione. Merito del verbale sottoscritto da istituzioni, azienda e sindacati nel pomeriggio di venerdì. Accordo che si propone di certificare il fabbisogno di 49 posti letto di Rsa medicalizzata per la provincia di Cosenza e di assegnarli alla Madonna della Catena. L’equazione, a quel punto, sarà semplice: più pazienti, più dipendenti. E la crisi iniziata qualche mese fa potrà rientrare. C’è anche una data limite: tutto dovrà tradursi in un decreto del commissario per il Piano di rientro entro il 20 dicembre.

firma madonna catena
(Le firme sul documento emerso dalla riunione in Prefettura)

A fare un passo indietro rispetto a quanto prospettato ufficialmente sarà l’Asp. Il 15 dicembre, gli uffici di via Alimena hanno prodotto una delibera, la numero 1999, nella quale – recita così il verbale sottoscritto in prefettura – «nel distretto Cosenza-Rogliano-San Giovanni in Fiore, non sono stati programmati posti letto di Rsa medicalizzata pur avendo l’Asp certificato un fabbisogno di 49 posti letto». Questa osservazione, unita a una nota contenuta nel decreto 113 del commissario («occorre favorire la collocazione baricentrica nei centri a maggiore densità abitativa nonché più facilmente raggiungibili»), apre la strada al riconteggio che assegna i posti alla Madonna della Catena. Funziona così: i posti letto di Rsa medicalizzata di Mormanno scendono da 40 a 20, ai quali si sommano quelli di Caloveto (dato che «l’area viene alimentata dallo Spoke Corigliano-Rossano con un numero di ricoveri limitato inferiore a 10mila annui). La somma fa 40, che vengono tutti «concentrati sul distretto di Cosenza». A questi, poi, si sommano altri «9 posti dei 23 già disponibili». In totale sono 49. Ma non basta: «In considerazione del fatto che nel distretto di Cosenza l’unica domanda di autorizzazione all’accreditamento pervenuta a oggi presso la struttura dipartimentale – si legge nell’accordo – è quella di iGreco Ospedali riuniti srl (plesso ex Madonna della Catena) (…) si ritiene opportuno invitare il dipartimento Tutela della Salute a predisporre l’istruttoria da inviare alla struttura commissariale per adottare il relativo decreto di autorizzazione e accreditamento per 49 posti letto di Rsa medicalizzata alla società iGreco Ospedali riuniti srl».
A questo punto la palla passa al dg del dipartimento Riccardo Fatarella «per le valutazioni e le determinazioni consequenziali da adottarsi possibilmente entro il 20 dicembre».
La road map prevede anche che il dg dell’Asp di Cosenza Raffaele Mauro riveda il decreto firmato il 15 dicembre («resta in attesa della determinazioni che gli perverranno e, in considerazione del ruolo ricoperto, procederà di conseguenza», recita il verbale) e che l’azienda ritiri i licenziamenti «non appena sarà emanato il decreto di accreditamento e relativa contrattualizzazione». Mancano ancora alcuni passaggi, dunque, ma la vertenza pare avviata verso una soluzione. Per la quale spinge forte anche il prefetto, che «esorta il dipartimento e la struttura commissariale a procedere con urgenza all’assunzione delle determinazioni di rispettiva competenza anche al fine di risolvere il problema di ordine pubblico connesso alla questione occupazionale». 

USB: «EVITATA UNA CATASTROFE» Sulla vicenda interviene l’Usb: «Quasi risolta – si legge in un comunicato della sigla sindacale – la vertenza Madonna della Catena. La dirigenza Rsa dell’Usb, Lucio Grandinetti e Rosanna Astorino, sostenuta dalla Federazione provinciale di Cosenza e in particolare dalla dirigente Gianna Paola Nucci, ha avuto un ruolo decisivo per la soluzione della crisi che poteva avere effetti catastrofici per l’intero territorio per quanto riguarda il diritto alla salute e per l’indotto e per la possibile perdita di circa 60 posti di lavoro». «Si è riusciti – spiega il sindacato – a ottenere una profonda rivisitazione della delibera 1999 del 15 dicembre 2016 emanata dall’Asp di Cosenza afferente il riordino delle postazioni di continuità assistenziale, di quelle di emergenza territoriale e dell’assistenza residenziale semiresidenziale che, oltre a risolvere la crisi e a scongiurare come più volte sottolineato, il licenziamento di oltre 60 lavoratrici e lavoratori, ridisegna, in modo certamente più omogeneo, la collocazione territoriale dei posti letto relativi ai servizi di Rsa medicalizzata e che rende, quindi, più efficiente il servizio per un distretto dove risiedono oltre 180.000 cittadini. Le parti hanno, inoltre, concordato un cronoprogramma comprensivo della revoca dei licenziamenti che dovrà rendere operativo quanto definito in sede prefettizia entro il 20 dicembre».

 

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