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Coldiretti: «Rinnovo "oscuro" del commissario del "Valle Lao"»

SCALEA Ci sarebbe un lato oscuro nella vicenda della proroga del commissario straordinario del consorzio “Valle Lao”. Quel provvedimento adottato dalla giunta regionale non sarebbe stato né firmato…

Pubblicato il: 16/12/2016 – 9:37
Coldiretti: «Rinnovo "oscuro" del commissario del "Valle Lao"»

SCALEA Ci sarebbe un lato oscuro nella vicenda della proroga del commissario straordinario del consorzio “Valle Lao”. Quel provvedimento adottato dalla giunta regionale non sarebbe stato né firmato né trasmesso all’ente consortile di Scalea. A denunciare la vicenda la Lista Coldiretti che ha partecipato al rinnovo delle cariche e che su questo caso ha chiesto l’intervento del consiglio regionale, del parlamentari calabresi e della Prefettura di Cosenza «per fare chiarezza – scrivono – su una vicenda “oscura”, la quale certamente provocherà enormi danni economici al Consorzio di Bonifica “Valle Lao” di Scalea».
«Dalle notizie apprese – si legge in una nota del gruppo – subito dopo la deliberazione di giunta regionale n.375/2016 ad oggetto “Proroga del commissario straordinario del Consorzio di bonifica integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino ingegnere Stefano Aiello, individuato con D.G.R. n.50 del 24.02.2016 e nominato con D.P.G.R. n.30 del 29.03.2016”, sembrerebbe che l’adozione del decreto di proroga del presidente della giunta regionale onorevole Mario Oliverio non sia stato mai firmato e trasmesso ufficialmente all’ente consortile di Scalea. E la motivazione eventuale di questa grave “anomalia” potrebbe essere quella che il commissario straordinario non abbia più accettato l’incarico di rappresentante legale del Consorzio».
Secondo i componenti della lista Coldiretti, «se tutto questo sarà confermato, attraverso apposita indagine, ci troveremmo di fronte ad una gravissima inadempienza del governo regionale che di fatto sta tenendo l’ente consortile senza legale rappresentante dal 1 ottobre 2016».
«Tutto questo – aggiungono – ha comportato la mancata approvazione del bilancio di previsione del 2016, la mancata approvazione del bilancio di previsione del 2017, il mancato pagamento per nove mesi degli stipendi dei dipendenti consortili (avviate procedure di pignoramento), la chiusura forzata del servizio irriguo agli agricoltori del comprensorio, il mancato pagamento delle ditte fornitrici di servizi (energia elettrica, gas, telefono, benzina, materiale vario, manutenzione mezzi), causando di fatto il collasso ed il fermo assoluto della macchina amministrativa con tutti i risvolti negativi del caso».
I rappresentati di Coldiretti segnalano inoltre «la delicatissima vicenda dei lavoratori stagionali».
«Il commissario straordinario Aiello – denunciano a questo proposito – è stato “costretto”, da sentenze del giudice del lavoro, ad assumere nella pianta organica consortile, a tempo indeterminato, circa 20 operai. Al termine della stagione irrigua il bilancio del consorzio doveva “costringere”, purtroppo, il commissario a licenziare i suddetti lavoratori».
«Il Consorzio di Bonifica – evidenziano – non può assolutamente mantenere in organico tale personale, tranne nel caso di interventi economici straordinari provenienti dal bilancio regionale, e la mancanza del legale rappresentante dell’ente consortile (unico abilitato a prendere questa difficile decisione) provoca un deficit giornaliero di circa euro 2.000,00».
Per Coldiretti, «la gravissima irresponsabilità del commissariamento, voluto dalla giunta regionale, sta producendo sconquassi economici che difficilmente potranno essere sanati nel prossimo futuro».
«Purtroppo – concludono i rappresentati della lista dell’associazione di categoria – nessuno, nelle istituzioni calabresi e sul territorio, ha ancora denunciato con sufficiente forza questo “sfregio” al comprensorio del Tirreno cosentino ed al buon governo. Ecco perché la Lista Coldiretti si appella a tutti i soggetti istituzionali responsabili per verificare nella vicenda eventuali responsabilità politiche, amministrative ed anche penali».

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