COSENZA «Se dovesse essere vera la notizia che subito dopo la deliberazione di giunta regionale 375/2016 ad oggetto “Proroga del commissario straordinario del Consorzio di bonifica integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino ingegnere Stefano Aiello, individuato con dgr numero 50 del 24 febbraio 2016 e nominato con dpgr numero 30 del 29 marzo 2016” (come denunciato dalla Lista Coldiretti), l’adozione del decreto di proroga del presidente della giunta regionale onorevole Mario Oliverio non sia stato mai firmato e trasmesso ufficialmente all’ente consortile di Scalea, siamo di fronte a un fatto di estrema gravità». È quanto afferma in una nota il consigliere regionale del Partito democratico, Carlo Guccione. «La motivazione – continua Carlo Guccione – potrebbe essere quella che il commissario straordinario non abbia più accettato l’incarico di legale rappresentante del Consorzio. Del resto l’ente consortile è senza rappresentante legale da ottobre del 2016». «È necessario – sottolinea Carlo Guccione – che su questa vicenda si apra un’inchiesta per accertare responsabilità e danni causati da una cattiva gestione amministrativa da parte della giunta regionale della Calabria. Il fatto più grave è che sul Consorzio di bonifica integrale dei bacini del Tirreno cosentino avevo presentato un’interrogazione discussa in consiglio regionale. In quella occasione aveva risposto il governatore Oliverio, omettendo la circostanza che la proroga del commissario straordinario del Consorzio di bonifica integrale dei bacini del Tirreno cosentino non era stata perfezionata, lasciando di fatto tale Ente privo di un rappresentante legale da ottobre del 2016. Devono essere individuate le responsabilità di tali atti da parte della Regione Calabria che potrebbe aver arrecato un danno all’Ente consortile e ai cittadini».
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