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Lo sballo nelle discoteche gestito dalle donne – IL VIDEO

SCALEA I carabinieri hanno arrestato 25 persone, tra cui 6 donne, accusate di gestire lo smercio di stupefacenti nella movida dell’Alto Tirreno cosentino tra Diamante e Scalea. È in corso dalle pri…

Pubblicato il: 16/12/2016 – 5:39
Lo sballo nelle discoteche gestito dalle donne – IL VIDEO

SCALEA I carabinieri hanno arrestato 25 persone, tra cui 6 donne, accusate di gestire lo smercio di stupefacenti nella movida dell’Alto Tirreno cosentino tra Diamante e Scalea. È in corso dalle prime luce dell’alba una vasta operazione antidroga condotta dai carabinieri del comando provinciale di cosenza con il supporto di velivoli dell’8° nucleo elicotteri carabinieri e unità cinofile dei carabinieri del gruppo operativo calabria di Vibo Valentia. I militari dell’arma stanno eseguendo 25 provvedimenti di fermo di indiziato di delitto emessi dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Paola a carico di altrettante persone accusate, a vario titolo, di spaccio continuato di sostanze stupefacenti, estorsione e detenzione illegale di armi.
Le indagini lampo, coordinate dal sostituto procuratore di Paola Anna Chiara Fasano e condotte dai carabinieri della compagnia di Scalea, hanno portato alla luce un articolato contesto di spaccio di cocaina hashish e marijuana nelle più note località turistiche dell’alto tirreno cosentino in particolare nei comuni di: Scalea, Santa Maria del Cedro, Belvedere Marittimo, Diamante, Buonvicino e Sangineto. Ben 6 le donne arrestate, quasi tutte legate sentimentalmente ai membri del gruppo criminale, le quali nel tempo erano riuscite a ricavarsi posizioni di rilievo. La maggior parte, infatti, si occupava del trasporto dello stupefacente che occultavano solitamente nelle parti intime. Una di loro, ritenuta particolarmente scaltra, era riuscita a ottenere un ruolo di primo piano gestendo personalmente la contabilità dello stupefacente e i crediti vantati verso i pusher. Per chi non pagava erano guai, infatti i carabinieri hanno documentato un episodio in cui la donna ha chiaramente minacciato uno spacciatore moroso il quale è stato successivamente pestato dal marito della stessa. Peraltro, la pericolosità dei soggetti che ha indotto a emettere tempestivamente il provvedimento di fermo ha trovato riscontro nei numerosi legami di amicizia e parentela con esponenti del potente clan di ‘ndrangheta dei Muto di Cetraro. I dettagli dell’operazione saranno forniti nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30 al comando provinciale carabinieri di Cosenza.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it