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Slalom sull'A3 completata per finta – IL VIDEO

COSENZA Il tabellone scandisce i secondi sul web. L’Anas tiene molto al conto alla rovescia per il “completamento” dell’A3. Mancano pochi giorni: il 22 dicembre la società che prende cura da decenn…

Pubblicato il: 17/12/2016 – 22:49
Slalom sull'A3 completata per finta – IL VIDEO

COSENZA Il tabellone scandisce i secondi sul web. L’Anas tiene molto al conto alla rovescia per il “completamento” dell’A3. Mancano pochi giorni: il 22 dicembre la società che prende cura da decenni dell’ex incompiuta a cielo aperto potrà festeggiare la conclusione dei lavori. Ma festeggeranno anche gli automobilisti che percorrono il tratto calabrese? Probabilmente no, perché non basta un colpo di bianchetto per cancellare i disagi. E non basta dire che la Salerno-Reggio Calabria sarà «tutta percorribile» perché questo avvenga sul serio.

countdown
(Sul sito dell’Anas va avanti il conto alla rovescia)

Ci sono un paio di tratti più sfortunati di altri. E, dopo la conclusione degli interventi più “pesanti”, rischiano di restare esattamente come sono adesso. E adesso sono simili a uno slalom tra corsie, una gincana tra carreggiate che i tecnici chiamano “cantieri mobili”. La traduzione, però, è sempre la stessa: rallentamenti quando va bene, code quando la sfortuna (o il traffico) si accanisce. Nel video che accompagna questo servizio abbiamo percorso il tratto che unisce Cosenza a Lamezia Terme all’andata e al ritorno documentando la presenza dei “cantieri mobili”. Tra restringimenti di carreggiata e scarti in pendenza, ci sono ancora segmenti dell’A3 che hanno poco da invidiare al tratto misto di una gara automobilistica. C’è poco da distrarsi, insomma.

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(Il video che racconta la gincana sull’A3 nel tratto Cosenza-Lamezia Terme – immagini di Alessia Truzzolillo)

Il nuovo approccio renziano (adesso senza Renzi) prevede interventi di manutenzione funzionale dopo il completamento. Uno schema funzionale all’annuncio dell’ex premier sul completamento dell’infrastruttura. Ma vediamo cosa succederà il 22 dicembre. Si chiuderanno i cantieri sull’ultimo lotto con ammodernamento “pesante”, i 20,5 km del macrolotto 3.2 tra Laino Borgo e Campotenese. Restano 58 chilometri di tracciato (in parte sono quelli che abbiamo “riassunto” nel video”. Tratti, per il momento, di serie B. Ma sono (anche) nodi irrisolti da anni: i tre tronchi Morano Calabro–­Firmo (21,5 km, l’ex macrolotto 3.4), Cosenza–­Altilia (26,3 km articolati in origine nei tre macrolotti 4.1, 4.2.1 e 4.2.2) e infine Pizzo Calabro­–S. Onofrio (10,8 km).

pizzo
(Anche nel tratto vibonese i cantieri restano – foto da Facebook)

Anche per questi 58 chilometri si è sempre ragionato nella prospettiva di realizzare impegnativi interventi di demolizione della vecchia autostrada (compresi viadotti) e ricostruzione di nuovi tratti in variante con minori pendenze e raggi di curvatura, ampliando le carreggiate e realizzando le corsie di emergenza. Per questo motivo, i progetti realizzati dall’Anas facevano prevedere una spesa complessiva residua di 3.079 milioni di euro, come indicato nell’Allegato Infrastrutture dell’aprile 2015.
Oggi, invece, lo schema dell’opera (la fonte è sempre il sito dell’Anas, giusto sotto il countdown) elimina la parola “progettazione”: parla soltanto di “lavori ultimati” e “piano manutenzione” (i tre pezzi cui abbiamo fatto riferimento). 
La legge di Stabilità 2014 e il decreto Sblocca Italia 2014 avevano finanziato complessivi 795 milioni di euro, per mandare in gara i macrolotti 4.2.2 Stupino–­Altilia (gara bandita a metà 2014 e poi annullata), 4.2.1 Rogliano­–Stupino (381 milioni) e lo svincolo di Laureana di Borrello (38).

SA-RC 2016 grande

Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani, dalla primavera 2015, hanno però avviato una profonda riflessione su questi tratti residui. Risultato: si punta su ammodernamenti in sede, riducendo tempi e costi di realizzazione. Il costo complessivo è così sceso da tre a un miliardo di euro, grazie alla scelta radicale di accantonare tutte i tratti da realizzare ex novo (a parte una corsia di salita peri mezzi pesanti tra Cosenza e Altilia). Solo interventi diffusi e cantieri mobili. Un cambio di rotta nella “narrazione” della grande opera divenuto necessario per salvare l’annuncio di Matteo Renzi. L’ex premier, però, non si è salvato dal referendum. A dare seguito alle sue parole penserà Delrio. Ai “cantieri mobili” penseranno (spesso) i calabresi. (ppp)

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