“No mafia e terrorismo, con gli Stati Uniti d’Europa un cambio di strategia nel contrasto”. Questo il titolo del 22° vertice antimafia promosso dalla Fondazione “Antonino Caponnetto”, presieduta da Salvatore Calleri, e andato in scena a Bagno di Ripoli, in provincia di Firenze.
L’evento, i cui lavori sono stati aperti dalla relazione del presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, ha posto al centro del dibattito la nuova strategia che sta caratterizzando l’azione di lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo e la necessità di un maggiore coordinamento legislativo fra i diversi Paesi coinvolti, anche alla luce di un fenomeno, quello dell’economia criminale, divenuto ormai di portata mondiale.
Nell’ambito della manifestazione, Maria Grazia Laganà Fortugno, vedova del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, ed ex parlamentare della Repubblica, è stata insignita del prestigioso riconoscimento che, ogni anno, la Fondazione “Caponnetto” assegna alle personalità della società civile, del mondo politico e delle forze dell’ordine che si distinguono nell’impegno a favore della cultura della legalità. Da alcuni mesi, l’onorevole Laganà Fortugno è stata nominata dal Ministero della Giustizia a far parte degli Stati generali dell’Antimafia, una commissione voluta dal ministro Orlando a cui sono state chiamate personalità dotate di competenza ed esperienza nell’attività di contrasto alla criminalità organizzata. Da oltre dieci anni, Maria Grazia Laganà Fortugno si prodiga fattivamente per tale finalità, nelle sedi istituzionali e politiche e nella società civile. Assieme alla sua famiglia, inoltre, si fa annualmente promotrice di un evento commemorativo in ricordo del marito, assassinato a Locri il 16 ottobre del 2005. Un appuntamento ormai diventato un vero e proprio percorso di riscatto sociale e promozione culturale rivolto ai giovani e svolto in stretta sinergia con il mondo della scuola e con il Ministero dell’Istruzione.
x
x