CATANZARO Tolleranza zero per le occupazioni delle case popolari. A Catanzaro è stato siglato un protocollo d’intesa tra Prefettura, Comune, Aterp, e vertici delle forze dell’ordine per la prevenzione e il contrasto alle occupazioni abusive negli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Una vera e propria piaga nella periferia sud del capoluogo calabrese divenuta ormai da alcuni anni quartier generale della criminalita’ di etnia rom. Da circa due mesi è iniziato il censimento. Delle 110 abitazioni controllate, 71 sono risultate occupate abusivamente, 7 inagibili e 6 si trovavano vuote e sono state riacquisite al patrimonio dell’Aterp. Alla firma dell’accordo erano presenti il prefetto Luisa Latella, l’assessore regionale Roberto Musmanno, il vicesindaco di Catanzaro Gabriella Celestino, il commissario dell’Aterp Ambrogio Mascherpa, il questore Giuseppe Racca e il colonnello dei carabinieri Marco Pecci.
«L’intesa di oggi – ha detto il prefetto – è la dimostrazione che l’unione tra istituzioni porta a grandi risultati. Il programma permetterà di raggiungere tre obiettivi, quello sociale per dare case a chi ne ha davvero bisogno, economico perché consentirà all’Aterp di rientrare in possesso di parte del suo patrimonio e infine quello della sicurezza e della legalità». Un tema, quest’ultimo, sottolineato dal questore di Catanzaro: «Non è più tollerabile che in quella zona della città vi siano sacche diffuse di illegalità. Abbiamo trovato case vuote e chiuse a chiave dove si teneva nascosta droga o refurtiva, decine di appartamenti avevano allacci abusivi di acqua e corrente elettrica». Ripristinare la legalità, ha aggiunto l’assessore Musmanno, «vuol dire anche garantire la sopravvivenza delle Aterp. Dopo questo primo censimento già il 50% degli occupanti abusivi ha chiesto di mettersi in regola portando nelle casse dell’ente circa due milioni di euro». I mancati introiti, ha spiegato il commissario Mascherpa, «non ci hanno consentito di fare manutenzione negli oltre 40 mila alloggi sparsi in tutta la Regione. Grazie a questo accordo potremo restituire dignità a quegli edifici».
«È un risultato che ci rende orgogliosi» ha commentato il vicesindaco Gabriella Celestino. «Il protocollo d’intesa – ha sottolineato – è uno strumento utilissimo per riportare la legalità, attraverso fatti concreti, all’interno di quella popolosa zona a sud del capoluogo che comprende Corvo e Aranceto e funge da raccordo fra il quartiere Lido e il centro storico».
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