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La furia del governatore su Lorenzin, Occhiuto e i commissari

REGGIO CALABRIA «Il Parlamento ha legiferato, non credo si sia pervenuti a questa scelta solo per il gusto di cambiare una norma». La risposta di Oliverio alla Lorenzin arriva a stretto giro dal co…

Pubblicato il: 21/12/2016 – 18:18
La furia del governatore su Lorenzin, Occhiuto e i commissari

REGGIO CALABRIA «Il Parlamento ha legiferato, non credo si sia pervenuti a questa scelta solo per il gusto di cambiare una norma». La risposta di Oliverio alla Lorenzin arriva a stretto giro dal consiglio regionale. Il riferimento del governatore è alle affermazioni del ministro alla Salute in seguito all’interrogazione del deputato Roberto Occhiuto circa la nomina a commissario alla Sanità della Calabria. Secondo Lorenzin, non è detto che sia Oliverio ad assumere l’incarico, malgrado l’ultima legge di Stabilità abbia eliminato l’incompatibilità tra la figura del commissario e del presidente della Regione. Oliverio, da parte sua, ostenta sicurezza ed è convinto che, dopo l’ok alla norma, arriverà anche la nomina da parte del governo.
Il governatore entra anche nel merito dell’interrogazione di Occhiuto, che nel corso del suo intervento in Parlamento ha fatto riferimento alle dichiarazioni dell’imprenditore Saverio Greco, che aveva raccontato di una dazione di 100mila euro per le regionali del 2014. «Ricordo a Occhiuto – ha urlato Oliverio – che ancora attendo dalla magistratura che si faccia piena luce su quell’affermazione. Su tutto si può discettare, ma su questo no. Chiedo anche a Occhiuto di interrogare il ministro della Giustizia affinché chieda alla magistratura di fare luce su questa grave affermazione. Si portino atti, altrimenti gli infamatori e i calunniatori ne dovranno rispondere». 
Oliverio ne ha anche e soprattutto per i due commissari alla Sanità, Massimo Scura e il suo vice Andrea Urbani. «Vedo molta solerzia – ha sottolineato –, mai riscontrata fino a oggi, da parte di commissari in uscita, soprattutto per le assunzioni. Questa è materia per la quale bisogna affermare rigore e criteri oggettivi per la selezione del personale. Vedo fretta anche per la distribuzione dei budget. E intanto viene sacrificata la struttura Sant’Anna di Catanzaro, che continua a svolgere ruolo di supplenza alle strutture pubbliche. Il consiglio regionale non può stare zitto e inerme rispetto a quest’atteggiamento dei commissari, che sta prendendo vita proprio nella coda del loro mandato. Di questo problema investirò il governo. Su questo non ci intimorirà nessuno, andiamo avanti con determinazione perché prevalga la trasparenza».

LA MOZIONE E in questa sua battaglia contro i commissari Oliverio si ritrova al fianco tutto il centrosinistra e diversi esponenti dell’opposizione. In Consiglio infatti viene approvata (all’unanimità dei presenti) una mozione che – come spiega Vincenzo Ciconte – impegna la giunta regionale «a ridurre questa attività frenetica del commissario» e a fare in modo che la programmazione delle assunzioni «venga procrastinata fino alla nomina a commissario del governatore».

Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it

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