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Sanità, Cariati paga un prezzo troppo alto. E Oliverio non ci ascolta

Nell’area della Sibaritide, come se non fosse già sufficiente la storica condizione di isolamento e arretratezza infrastrutturale, assistiamo da ormai troppo tempo a un lento e inesorabile arretram…

Pubblicato il: 23/12/2016 – 16:22
Sanità, Cariati paga un prezzo troppo alto. E Oliverio non ci ascolta

Nell’area della Sibaritide, come se non fosse già sufficiente la storica condizione di isolamento e arretratezza infrastrutturale, assistiamo da ormai troppo tempo a un lento e inesorabile arretramento dello Stato con il venir meno di alcune essenziali articolazioni territoriali; una situazione di generale disinteresse rispetto al destino di questi territori che ha determinato, negli anni, la chiusura di presidi pubblici e che ha causato, soprattutto nel settore della sanità e dei servizi sanitari, dannosi e inaccettabili passi indietro.
Cariati è nei fatti uno dei centri più danneggiati. E la chiusura dell’ospedale – che per anni è stato un punto di riferimento per i cariatesi e per tutti i cittadini dei comuni vicini – è una ferita ancora aperta e i cui effetti negativi sono visibili, se si pensa alla riconversione mai portata a termine.
Ne è testimonianza quella che a oggi è rimasta solo un’idea e cioè la Casa della Salute; ne è incontestabile prova il fatto che il Ppi – il Punto di primo intervento – non ha una dotazione di risorse umane e materiali sufficienti; a fronte di tutto questo risulta, dunque, assolutamente inspiegabile e inaccettabile la decisione della struttura commissariale per la Sanità, che nel ridefinire la rete territoriale dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, ha stabilito una ulteriore riduzione di dieci posti letto di Rsa medicalizzata.
È inspiegabile perché Cariati ha già dato il proprio contributo al Piano di rientro dal debito sanitario e alla complessiva riorganizzazione delle strutture sanitarie pubbliche con la chiusura del proprio ospedale.
È inaccettabile perché già lo scorso 7 ottobre, nella mia qualità di delegata dall’Assemblea dei sindaci della Sila Greca e a nome di tutti i 14 sindaci, avevo chiesto un incontro urgente sulla precaria situazione sanitaria esistente sul territorio. Se solo il presidente della giunta regionale, Mario Oliverio ci avesse dato udienza allora, probabilmente oggi non saremmo giunti a questo triste epilogo.
Infatti la nostra richiesta, corredata da ogni elemento necessario e sufficiente a palesare la preoccupazione delle istituzioni locali e delle comunità amministrate, non ha ricevuto alcuna risposta.
Un fatto grave sotto il profilo istituzionale.
La nuova riduzione sarebbe dunque un fatto rispetto la quale non possiamo in alcun modo far finta di nulla e a tal proposito ringraziamo il prefetto di Cosenza che, su nostra esplicita richiesta e con la sensibilità che lo caratterizza, ha inteso convocarci al Tavolo tecnico istituzionale al fine di concordare definitivamente l’assetto della Rete territoriale.
Naturalmente ci opporremo con tutta la determinazione necessaria a ogni provvedimento pregiudizievole per la comunità cariatese e i comuni vicini.

*sindaco di Cariati

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