REGGIO CALABRIA «L’inaugurazione di un’autostrada ancora incompiuta, a cinquant’anni dall’inizio dei suoi lavori, è il farsesco regalo che il governo nazionale ha provato a fare a se stesso e non certo ai calabresi. Pur di non smentire le previsioni sbagliate dell’ex premier Renzi, che con la consueta avventatezza aveva indicato la data del 22 dicembre come occasione per il fantomatico completamento dell’opera, il governo Gentiloni, in larga parte una fotocopia del precedente, non ha badato a spese. I contribuenti, come autorevoli organi d’informazione sottolineano, hanno pagato un conto salatissimo per consentire una passerella che non è servita a nessuno, se non a fare una propaganda dai toni inaccettabili». Lo sostiene il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, il quale sottolinea che «la verità, al netto delle mistificazioni, è che la A3 o A2, che dir si voglia, resta una grande incompiuta. Basti pensare – aggiunge Raffa – ai tratti che, pur essendo stati dissequestrati dall’autorità giudiziaria, di fatto potrebbero essere esposti a rischio idrogeologico. O ancora, alle pericolose gallerie non illuminate, alle numerose deviazioni di carreggiata, ai tratti non ammodernati e abbandonati al loro destino, ai famosi 60 chilometri che resteranno esattamente nello stesso modo in cui sono stati progettati oltre mezzo secolo fa». E ancora: «Speravamo che Paolo Gentiloni, che pure avevamo apprezzato per il suo equilibrio da ministro degli Esteri, mostrasse attenzione reale, e non puramente di facciata, ai cittadini calabresi. E invece, il primo atto compiuto nei confronti della Calabria è stato il tentativo di utilizzare le emergenze che affliggono questo territorio come spot pubblicitario. Siamo preoccupati, non sorpresi ma preoccupati, perché il timore è che, mettendo ufficialmente la parola “fine” all’ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria, sia stato precostituito un alibi per il disimpegno futuro dello Stato su quest’area del Paese. Ovvero: vi abbiamo fatto questo “regalo”, adesso tenetevi l’autostrada così com’è e non chiedeteci più nulla. Proprio per questo – termina il presidente dalla provincia reggina -– manterremo alta la guardia sull’A3, sull’aeroporto di Reggio Calabria e sull’intero sistema dei trasporti, che vede la nostra regione drammaticamente isolata, e difenderemo a oltranza le esigenze di mobilità di un territorio che continua a pagare uno scotto pesantissimo in termini di isolamento».
x
x