CATANZARO C’è un piccolo comune in Calabria che ha un rapporto tra abitanti e strutture museali o espositive pari a una ogni 60 residenti e che potrebbe fregiarsi del titolo di comune europeo con il più alto tasso di spazi culturali offerti al pubblico. È Sellia, borgo medievale di 500 anime, sorvegliato dalle vestigia di un antico castello, incastonato tra le prime alture della Sila catanzarese. Tra vicoli e viuzze che compongono la trama dell’abitato di questo “borgo-museo”, infatti, emergono tanti piccoli ma originali “contenitori” e luoghi della memoria da aver indotto il consiglio comunale a istituire una vera e propria Rete museale. È nato così, su proposta del sindaco Davide Zicchinella, giovane pediatra prestato alla politica, lo Smoss, acronimo di Sistema museale e degli opifici storici di Sellia. Attraverso un atto amministrativo è stata sancita la regolamentazione dell’organizzazione e il funzionamento delle strutture espositive che punteggiano il centro abitato. Sellia, per esempio, è il primo comune calabrese ad essersi dotato nel 2016, con fondi europei, di un museo dedicato interamente ai bambini. Si chiama Mu.Se.BA ed è dedicato ai temi dell’agricoltura e dell’ambiente. Il suo percorso è ricavato all’interno di un antico palazzo nobiliare dove trovano collocazione itinerari educativo-didattici rivolti a studenti delle scuola primaria e media. Sempre a Sellia, nel 2011, è stato istituito il primo Museo del Fumetto ospitato all’interno di uno stabile comunale. Il piccolo tempio dedicato alle “nuvole parlanti” contiene oltre 10 mila fascicoli di 200 diverse testate, italiane ed estere e ospita uno spazio dedicato alla storia del fumetto italiano dai primi del 1900 ai giorni nostri. E ancora: dal 2011 è aperto al pubblico il primo Eco-Museo all’Aperto della regione. Si tratta di un grande spazio, ricavato nel cuore del centro storico, caratterizzato da otto grandi immagini (alte tre metri e larghe due) e sei grandi teche (alte un metro e lunghe 3), con le quali si racconta al pubblico il grande patrimonio ambientale, agricolo, culturale e storico di Sellia.
E non è tutto: a queste tre, originali ed uniche realtà espositive, nei prossimi mesi se ne aggiungerà una quarta: il Museo della Scienza e della Terra all’interno del quale saranno esposti, fra gli altri, resti in fossili di diverse specie di dinosauri (fra i quali si segnala un dente di T-Rex e due grandi uova), campioni di sabbie (oltre 3000) provenienti da gran parte dei mari, degli oceani e dei deserti della Terra e alcuni frammenti di meteoriti. Insomma, motivi per conoscere questo singolare Borgo-Museo, all’avanguardia peraltro anche su temi come raccolta differenziata dei rifiuti, risparmio e autosufficienza energetica ma anche prevenzione sanitaria non ne mancano di certo. A questi si aggiunge anche la presenza di opifici storici come due antichi frantoi per la molitura delle olive, uno del 1600 e l’altro del 1800, e due antichi forni entrambi del 1800, all’interno dei quali saranno allestite in permanenza delle mostre sulla tradizione eno-gastronomica e sulla produzione agricola del paese.
Clemente Angotti
(Ansa)
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