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Madonna della Catena, la vertenza non si è chiusa

CATANZARO La denuncia arriva dalla Cgil: sulla vertenza della clinica Madonna della Catena non è ancora arrivato il lieto fine che ci si attendeva dopo il verbale sottoscritto nei giorni scorsi da …

Pubblicato il: 28/12/2016 – 15:05
Madonna della Catena, la vertenza non si è chiusa

CATANZARO La denuncia arriva dalla Cgil: sulla vertenza della clinica Madonna della Catena non è ancora arrivato il lieto fine che ci si attendeva dopo il verbale sottoscritto nei giorni scorsi da istituzioni, azienda e sindacati. Accordo che si propone di certificare il fabbisogno di 49 posti letto di Rsa medicalizzata per la provincia di Cosenza e di assegnarli alla Madonna della Catena. L’equazione, a quel punto, doveva essere semplice: più pazienti, più dipendenti. 
E invece, ancora per il momento, niente. «Si è svolto ieri – si legge in una nota del sindacato -, presso il dipartimento Lavoro dell’assessorato al Lavoro della Regione Calabria, l’esame congiunto sulla procedura di licenziamento di 57 unità lavorative, avviata dalla casa di cura Madonna della Catena. Erano presenti i rappresentanti sindacali di categoria Cgil, Cisl e Usb ed il rappresentante legale dell’azienda, il quale ha ribadito che “ad oggi non si sono concretizzate le condizioni per il ritiro della procedura”».
«Dopo l’accordo nella prefettura di Cosenza del 16 dicembre – prosegue la Cgil -, e il successivo decreto del Commissario ad acta n.137, sulla rimodulazione della rete territoriale, con l’assegnazione di 49 posti letto alla zona di Cosenza, in particolare a quelle “strutture sanitarie private già esistenti ed autorizzate ovvero che ne facciano o ne abbiano fatto richiesta”, speravamo di potere definire positivamente la vertenza e dare tranquillità e stabilità a questi lavoratori. Invece ieri, con un verbale di mancato accordo, abbiamo dovuto costatare che l’atteggiamento della proprietà riapre la preoccupazione dei dipendenti a rischio di licenziamento, rischio che sembrava sventato il 16 dicembre, al punto da dare il via ai festeggiamenti. Nel verbale redatto in Prefettura, infatti, veniva chiarito che l’unica struttura a fare domanda per l’assegnazione dei posti letto nel distretto di Cosenza, Rogliano, San Giovanni in Fiore è stata quella del gruppo iGreco, quindi, in base al decreto 137 quei posti letto non potranno che essere assegnati alla casa di cura Madonna della Catena, per come dichiarato anche dalle istituzioni competenti».
La Fp Cgil ieri «ha ribadito con forza, e verbalizzato, che la procedura dovrebbe essere ritirata, sia perché sussiste l’impegno certificato del commissario e sia perché sono state raggiunte quelle condizioni economiche, previste in un precedente protocollo d’intesa con le organizzazioni sindacali del 2013, che permettono all’azienda il mantenimento in servizio di tutte le unità lavorative. Si è ripristinata, cioè, la situazione preesistente alla crisi aziendale».
«Questi lavoratori – conclude la nota -, che hanno condotto una lunga lotta e affrontato tanti sacrifici, accettando per molto tempo gli ammortizzatori sociali e ancora oggi un contratto di solidarietà per salvare il posto di lavoro, hanno comunque contribuito a rendere questa struttura un fiore all’occhiello della sanità cosentina nel campo della riabilitazione. Sarebbe giusto, per tutte queste ragioni, che un imprenditore ogni tanto corresse qualche rischio, ove mai fosse concreto».

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