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Spagnuolo mette nel mirino sanità e Pa

COSENZA È procuratore capo di Cosenza da sei mesi esatti. E ci tiene a tracciare un bilancio dell’attività svolta nel solco di quel confronto diretto e costante di cui aveva parlato nel giorno del …

Pubblicato il: 30/12/2016 – 10:50
Spagnuolo mette nel mirino sanità e Pa

COSENZA È procuratore capo di Cosenza da sei mesi esatti. E ci tiene a tracciare un bilancio dell’attività svolta nel solco di quel confronto diretto e costante di cui aveva parlato nel giorno del suo insediamento lo scorso 29 giugno. Mario Spagnuolo ha incontrato gli organi di informazione nel suo ufficio «un’occasione per salutarci ma anche per fare il punto della situazione sul lavoro della Procura di Cosenza». La fine dell’anno è sempre tempo di bilanci.

GRAVE CARENZA DI ORGANICO «Chiudiamo l’anno – ha detto – con un dato assolutamente negativo. Il ripianamento dell’organico giudiziario non c’è stato: dal settembre 2016 c’è una scopertura di organico che verrà colmata in parte a novembre dell’anno prossimo con gli uditori giudiziari. Ho già scritto una nota accorata al Consiglio superiore della magistratura dove ho esposto la nostra situazione. Sono abituato a non piangermi addosso ma a lavorare intensamente anche con sei sostituti su dodici. Ciò non significa che si lavora di meno, anzi suppliremo con una migliore organizzazione alla carenza di organico. Però non dobbiamo dimenticare che un ufficio giudiziario come Cosenza ha la sua importanza». 

TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE Il procuratore Spagnuolo ha lavorato in tutta la regione ma conosce abbastanza bene il contesto della città dei Bruzi: «Non ho mai sostenuto che Cosenza fosse un’isola felice. Dopo alcuni mesi noto che non è semplice. Sono tanti i filoni che stiamo seguendo. Uno dei più importanti è quello ambientale: qui alcune cose le abbiamo già fatte. La tutela della salute dei cittadini è un dato prioritario: c’è una indagine in corso sull’ospedale di Cosenza e per tale motivo non dico altro. Qui però ho trovato un contenzioso di colpa professionale che è imponente: in questo momento ci sono due sostituti che si occupano di fasce debole e colpe professionali. Su questa materia noi siamo rigorosi: chi mi conosce sa l’impegno profuso a Vibo anche su casi di rilevanza nazionale. Pur tuttavia devo rivelare che la caccia alle streghe non serve a nulla. E non servono a nulla allarmismi sociali o screditare una categoria professionale. Il nostro obiettivo è quello di individuare la responsabilità su fatti singoli. Non è necessario buttare fumo: in tema di colpa medica abbiamo regole ben precise da rispettare. E l’avviso di garanzia non è una sentenza di condanna: ecco perché ho dato disposizioni che i nomi degli indagati non li renderemo mai noti».
E rispondendo a una domanda sul caso del vigile del fuoco deceduto all’Annunziata, Spagnuolo non è voluto entrare nel merito di indagini in corso né tantomeno commentare le dichiarazioni del direttore dell’ospedale Achille Gentile che ha stigmatizzato il tentativo di discriminare tutta la categoria. Spagnuolo ha più volte ribadito come l’intento della Procura in questo ambito sarà quello di lavorare intensamente con grande attenzione data la delicatezza dei singoli casi. Così come nella vicenda del vigile del fuoco.

INDAGINI SULLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE «Le indagini sulla pubblica amministrazione – ha evidenziato il procuratore – sono un altro filone estremamente importante: ci sono indagini in corso e non posso parlare anche su quella locale, ma ne parleremo a inchiesta conclusa». Le domande dei giornalisti hanno sfiorato le indagini che riguardano il Comune di Cosenza ma su questo il procuratore Spagnuolo non ha voluto fare assolutamente alcun commento per rispetto del lavoro in corso.

«LA MICROCRIMINALITÀ LIQUIDA» Abbiamo cominciato a lavorare – ha aggiunto – su sanzioni di normativa fiscale: le tasse vanno pagate. Non ci sono scorciatoie. Per ultimo un fenomeno tutto cosentino: quella  della microcriminalità che io definisco liquida. Forse perché non c’è il controllo di una vera e propria organizzazione criminale. Qui si commette un numero enorme di reati: si vende droga ogni giorno e in ogni angolo della città. Da quando ci sono io qui ci sono stati già due morti per overdose. Sta tornando l’eroina. Poi c’è un numero impressionante di furti nelle case e nelle scuole e di rapine. Abbiamo portato a termine una grande operazione su usura e droga e stiamo lavorando ad altre operazioni. Ringrazio per il loro impegno il procuratore aggiunto, i pochi sostituti che mi sono rimasti, la polizia giudiziaria e infine ringrazio voi organi di informazione perché avete un ruolo fondamentale».

«MAGGIORE COLLABORAZIONE DEI CITTADINI» Sull’informatizzazione dei procedimenti giudiziari il procuratore punta molto da tempo ma «sul processo civile si è più avanti rispetto a quello penale. Però – ha aggiunto – abbiamo anche una carenza del personale amministrativo che arriva circa al 30%». Il procuratore Spagnuolo si augura che per il 2017 «ci sia una maggiore collaborazione da parte dei cittadini».

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

 

 

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