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Oliverio e Scura allo scontro finale

CATANZARO Anno nuovo, diatribe vecchie. Tra queste c’è sicuramente quella che contrappone da una parte il governatore Mario Oliverio, dall’altra il commissario per la sanità calabrese Massimo Scura…

Pubblicato il: 02/01/2017 – 11:17
Oliverio e Scura allo scontro finale

CATANZARO Anno nuovo, diatribe vecchie. Tra queste c’è sicuramente quella che contrappone da una parte il governatore Mario Oliverio, dall’altra il commissario per la sanità calabrese Massimo Scura. Il primo è convinto che il mandato dell’ingegnere inviato dal governo Renzi per guidare il comparto calabrese sia ormai giunto al termine dopo l’approvazione dell’emendamento, nella legge di Bilancio, che elimina l’incompatibilità tra l’incarico di commissario e quello di presidente di Regione. Il secondo, invece, va avanti rassicurato dalle notizie che gli giungono quotidianamente dalla Capitale e, in particolare, dal ministero della Salute guidato da Beatrice Lorenzin.
La guerra di posizionamento, oggi, fa registrare una durissima lettera che Oliverio ha spedito a Scura. «Come le sarà certamente noto, – scrive il presidente Oliverio – il consiglio regionale, nella seduta del 21 dicembre 2016, ha approvato una mozione con la quale mi impegna ad assumere ogni iniziativa  finalizzata a rimediare all’illegittimità di alcuni  decreti da lei recentemente adottati  e, in particolare, l’approvazione del piano delle assunzioni a tempo indeterminato di personale del SSR la definizione del livello massimo di finanziamento, per l’anno 2017, delle strutture erogatrici di prestazioni ospedaliere, nonché territoriali, quest’ultimo assunto successivamente al predetto deliberato del consiglio regionale».
«Tali provvedimenti – prosegue Oliverio nella missiva – risultano tutti meramente distributivi di risorse economiche e illegittimi per mancanza di istruttoria e conseguentemente privi di idonea motivazione in ordine ai bisogni di salute dei cittadini calabresi (vengono utilizzati dati relativi al 2013 ignorando quelli del 2015, già disponibili), indispensabile requisito di legittimità di ogni provvedimento amministrativo. L’ampio dibattito sviluppatosi in seno alla più alta rappresentanza regionale ha evidenziato l’illegittimità o quantomeno l’inopportunità dei suoi provvedimenti, laddove assumono scelte strategiche, con inevitabili ricadute negli anni futuri, peraltro in assenza dei necessari requisiti di legittimità. Non posso non evidenziare che la sua sollecitudine nella illegittima distribuzione delle risorse trova una strana coincidenza con l’approvazione della legge di Bilancio 2017 che, non le sarà sfuggito, rimuove l’incompatibilità di funzioni tra presidenti di regione e commissari ad acta per il debito. In attesa delle determinazioni del Consiglio dei ministri sul punto, sarebbe stato doveroso soprassedere nell’assunzione di provvedimenti di rilevanza strategica sulle politiche sanitarie regionali».
«La invito, pertanto – conclude il governatore -, a voler procedere alla sospensione dei provvedimenti adottati, al fine di una più compiuta e approfondita analisi dei bisogni di salute della popolazione calabrese ed anche per evitare l’insorgere di controversie giudiziarie tra Regione e struttura commissariale».

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