CATANZARO C’è una nuova data da cerchiare in rosso nella trama degli incroci politico-giudiziari calabresi. È il 2 febbraio, giorno in cui si discuterà l’Appello per la richiesta di arresto a carico di Orlandino Greco. La Dda di Catanzaro, infatti, è ricorsa contro il mancato arresto del consigliere regionale.
Il sostituto procuratore Camillo Falvo e il procuratore capo Nicola Gratteri hanno depositato, nei giorni scorsi, l’atto d’impugnazione contro la decisione del gip distrettuale Assunta Maiore. La decisione arriva dopo il rigetto, il 9 dicembre scorso, della richiesta di arresto avanzata dal pm Pierpaolo Bruni, tra gli altri, per l’ex sindaco di Castrolibero Greco (difeso dagli avvocati Franco Sammarco e Vincenzo Belvedere) e l’ex vicesindaco Aldo Figliuzzi (difeso da Pasquale Naccarato), accusati di voto di scambio.
In una ventina di pagine, i magistrati della Procura antimafia ripercorrono le parole dei pentiti, che al gip non erano bastate, da sole, per accordare l’arresto dei politici, che per l’accusa avrebbero barattato soldi e assunzioni con il clan Bruni prima e con i Rango-Zingari poi per le amministrative 2008 e 2013 di Castrolibero.
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