CATANZARO «Quanto accaduto alla statua della Madonnina di Medjugorie donata dalla famiglia Raiola-Galati, installata da tempo nel Parco della Biodiversità, è davvero grave e inquietante. Ignoti hanno letteralmente sfigurato la statua, distruggendone il volto. In questo momento proviamo rabbia e un forte sdegno per un gesto inqualificabile, che colpisce ancora una volta una struttura naturalistica patrimonio di tutti, ma offende la sensibilità religiosa e non solo dei tanti cittadini che frequentano il Parco». È quanto ha affermato il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, che ha dato notizia del deplorevole atto vandalico di cui è stato oggetto la statua della Madonnina di Medjugorie. Bruno ha riferito dell’accaduto nel corso della conferenza stampa di presentazione della Befana del Poliziotto, iniziativa del sindacato di polizia Coisp di cui la Provincia di Catanzaro è partner, svolta questa mattina alla Ubik.
«Il Parco delle Biodiversità mediterranea è un’eccellenza della nostra provincia, un fiore all’occhiello della città di Catanzaro e del Paese – ha detto ancora il presidente della Provincia di Catanzaro -. Su questa importante struttura abbiamo investito e continueremo a investire nonostante il difficile momento economico che continuano a vivere gli Enti intermedi, perché è un patrimonio collettivo da preservare e chiediamo a tutti di essere parte attiva nella tutela del Parco. Anche questo impegno rientra nel dovere civico e nella cultura della legalità che ci sforziamo di diffondere a partire dal rispetto della natura, delle strutture sportive e ludiche, delle opere d’arte che troppo spesso ancora sono oggetto di danneggiamenti ed episodi di inciviltà – ha concluso Bruno -. Ancora una volta devo ricordare che continuare a spendere risorse per riparare danni causati dall’inciviltà diffusa, significa purtroppo sottrarre fondi che potrebbero essere invece destinati a incrementare i servizi e aumentare la qualità di quelli esistenti. Aiutateci a volere ancora più bene al Parco, a preservare questo bene comune. Vigilate e denunciate con noi».
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