Iacucci mette d'accordo il centrosinistra bruzio

COSENZA Disco verde per Franco Iacucci: sarà il candidato unitario del centrosinistra alla carica di presidente dell’amministrazione provinciale di Cosenza. Il più affidabile tra i collaboratori storici del governatore Mario Oliverio, mette d’accordo tutti e sul suo nome si ritrovano le varie anime del Pd cosentino, dissidenti compresi, visto che si sono espressi favorevolmente anche ambienti non proprio in linea con l’azione politica di Oliverio. Il deputato Ferdinando Aiello e il consigliere regionale più votato in Calabria, Carlo Guccione, giusto per fare qualche nome.
Di più, grazie alla disponibilità di Iacucci il Pd calabrese può cominciare a intravedere un disgelo dei rapporti, sempre difficili fin qui, con il Nuovo centrodestra dei fratelli Gentile, al punto che il sottosegretario, fresco di riconferma, Tonino Gentile, annuncia una lista a sostegno della presidenza di Iacucci.
Così a Ernesto Magorno non pare vero, chiudere con soddisfazione di tutti la pratica relativa al voto per il consiglio provinciale di Cosenza, invertendo una pericolosa deriva che aveva visto i dem soccombere nelle amministrative dello scorso anno. Plaude alla soluzione unitaria anche il ministro dell’Interno Marco Minniti, soprattutto perché considera affidabile e seria la figura di Iacucci, al punto da supportare Mario Oliverio nella scelta di autorizzare il capo della sua segreteria a scendere in campo. Del resto nessuna incompatibilità ostacola il doppio incarico, né si pone il problema di evitare il cumulo degli emolumenti, posto che con la riforma l’incarico di presidente della Provincia non prevede alcuna remunerazione economica. Il problema, in precedenza, si era posto con la elezione di Enzo Bruno a presidente della Provincia di Catanzaro, poi rimasto anche nel ruolo delle strutture speciali della Regione Calabria.
Sciolto, agevolmente, il nodo delle candidature a Cosenza, e in attesa di capire cosa succederà lunedì a Crotone (dove si vota pure per le Provinciali), adesso il Pd ha davanti quello, ben più complesso, della scelta del candidato sindaco per il Comune di Catanzaro. Qui la situazione è ben più complicata e si attende il ritorno in Calabria di Mario Oliverio, si è concesso una breve vacanza all’estero, per valutare il percorso da intraprendere per strappare una vittoria anche alle comunali della città capoluogo di regione. In questo Oliverio e Magorno si ritrovano costretti a collaborare seriamente: entrambi hanno bisogno di una doppia vittoria alle amministrative per dimostrare che al giro di boa il Pd e la presidenza Oliverio hanno davvero imboccato la risalita.  

Paolo Pollichieni
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