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Il grande dilemma di Occhiuto

COSENZA Sono ore di riflessione per Mario Occhiuto. Il sindaco di Cosenza non ha ancora sciolto le riserve – il tempo a disposizione non è molto, considerato che all’inizio della prossima sett…

Pubblicato il: 05/01/2017 – 17:19
Il grande dilemma di Occhiuto

COSENZA Sono ore di riflessione per Mario Occhiuto. Il sindaco di Cosenza non ha ancora sciolto le riserve – il tempo a disposizione non è molto, considerato che all’inizio della prossima settimana scadrà il termine per la presentazione delle liste – su un’eventuale nuova discesa in campo per la presidenza della Provincia. «Nessuna decisione – è il commento di rito affidato a fedelissimi e collaboratori – è stata presa. In tanti me lo stanno chiedendo, ma l’idea di candidatura non mi stuzzica molto. E poi parliamoci chiaro: io sono ancora il presidente di quest’ente. Dunque, per cosa dovrei ricandidarmi?». In queste ore si capirà il destino del sindaco-architetto. Una parte (consistente) di Forza Italia, che comprende anche la corrente del consigliere regionale Giuseppe Graziano, preme per un suo impegno diretto, ma altri dirigenti di primo piano non sono convinti dell’opportunità di esporre il sindaco del capoluogo ad altri impegni. «Le emergenze da affrontare a Cosenza – è il refrain di queste ore – sono già tante. Meglio concentrarsi su questo, piuttosto che buttarsi in un’avventura dagli esiti incerti».
Già, perché tentare il bis del 2014 è un’impresa non proprio semplice per il centrodestra. In quella competizione a drenare consenti al centrosinistra fu la candidatura del sindaco di Rende Marcello Manna, sostenuto dal Nuovo centrodestra e da spezzoni del Pd. Questa volta il primo cittadino non dovrebbe essere della partita: «Preferirei soffermarmi sulla richiesta di rinvio del voto (in programma per domenica 29 gennaio, e in attesa della decisione del Tar sul ricorso presentato da due consiglieri, ndr) avanzata dai capigruppo in consiglio provinciale e da quelli di maggioranza dei comuni di Cosenza e Rende, e sulla valorizzazione di alcuni progetti come l’unione dei Comuni e l’area urbana». Gira alla larga, Manna. Che rispetto a Iacucci, dice: «È una candidatura importante, la sua». Nessuno endorsement, insomma. E forse nella strategia del sindaco di Rende c’è anche la personale partita a scacchi condotta con il ras del Nuovo centrodestra Tonino Gentile, che ha già fatto sapere di sostenere il candidato del Pd e che, soprattutto, preme per spostare verso gli alfaniani la bussola dell’esecutivo di quella città.

an. ri.

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