COSENZA «I 60 posti letto, di cui 20 medicalizzati, già assegnati a Caloveto devono restare a Caloveto: il bando, già pubblicato, non si tocca. È una questione di sacrosanta tutela del diritto alla salute costituzionalmente garantito e quotidianamente calpestato». È quanto afferma in una dichiarazione il consigliere regionale Mimmo Bevacqua. «Ciò che sta accadendo – continua – in relazione alla Residenza Sanitaria Assistenziale di Caloveto appare del tutto privo di logica e si presenta come un ulteriore inspiegabile attacco e depotenziamento della sanità pubblica, in nome di motivazioni che non hanno alcuna ragione. Come ho già avuto modo di rilevare lo scorso 19 dicembre in Consiglio mediante apposita interrogazione, la Regione deve impegnarsi senza tentennamenti affinché, dei posti letto già assegnati alla struttura in sede di programmazione, neanche uno venga soppresso».
«Si tratta di una struttura pubblica, realizzata con i fondi pubblici del S.S.N., di proprietà pubblica dell’Asp di Cosenza, per la quale è già stato pubblicato il bando per l’affidamento della gestione: anche alla luce delle delibere consiliari dei Comuni limitrofi. Vorrei ricordare anche ai Commissari che stiamo parlando di un territorio già fortemente penalizzato, negli anni passati, per i famosi tagli lineari, la cui popolazione è in uno stato di agitazione permanente, vista la mancata fiducia nelle istituzioni e nella politica. I tavoli tecnici – conclude Bevacqua – non possono tagliare, copiare e incollare da un’area all’altra, senza tenere conto delle specificità e delle criticità che vivono i singoli territori: non si gioca a risiko con la salute e la pazienza delle persone».
x
x